Don Donato della Pietra – Commento al Vangelo di domenica 14 Aprile 2024

Domenica 14 Aprile 2024
Commento al brano del Vangelo di: Lc 24,35-48

Data:

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Immaginate di ritrovarvi, allโ€™improvviso, davanti a voi il fantasma di un vostro caro parente che mangia a tavola. Sicuramente, in parte vi spaventereste e iniziaste a urlare e a fuggire via, in parte rimarreste immobili, a bocca aperta, senza proferir parola per la โ€œsorpresa e la visioneโ€. Tentando di prendere il cellulare e chiamare gli acchiappa fantasmi, come nella serie animata โ€œGhostbustersโ€.

Cosรฌ รจ successo ai discepoli in quel cenacolo la sera di Pasqua quando hanno visto il loro Maestro, con le piaghe dei chiodi e del costato trafitto, mentre attendono il tramonto e il calar delle tenebre. Ma ormai, con la risurrezione di Cristo, la barriera tra tempo ed eterno, tra morte e vita, รจ stata abbattuta. Senza far rumore, Gesรน si manifesta come il Presente e porta in dono la vera pace, ossia se stesso.ย 

La gioia pasquale cresce e avrร  la sua pienezza nella gioia eterna, nella risurrezione futura. La nostra gioia, quindi, รจ la speranza di diventare eredi del Regno dei cieli, la speranza di risorgere con Cristo anche nel corpo. Gioia vissuta, sperimentata, pregustata sulla terra come pellegrini, ma destinata a crescere fino alla mรจta della beata eternitร . 

Questa gioia di pellegrini, che รจ sempre unita alla fatica e alla sofferenza del cammino, richiede da parte nostra discernimento, conversione del cuore, impegno per custodirla, perchรฉ puรฒ essere facilmente turbata e sopraffatta dallo sgomento, dalla stanchezza, dallโ€™angoscia: tutti pericoli che incombono mentre siamo in viaggio. Abbiamo perciรฒ bisogno di una forza interiore, divina: quello che noi da soli non sapremmo custodire รจ affidato allo Spirito Santo, lo Spirito consolatore. 

Come ottenere un dono cosรฌ prezioso grazie al quale vivere davvero da testimoni del Risorto e rallegrarci sempre, comunque vadano le cose della nostra vita? Dobbiamo desiderarlo con puritร  di cuore e con umiltร  per riceverlo con gratitudine come dono. Se in noi cโ€™รจ questa disposizione, allora cโ€™รจ veramente la vita nuova, allora eseguiamo il testamento che il Signore Gesรน ci ha lasciato, allora cโ€™รจ il canto nuovo, la gioia vera: โ€œdentro a un cuore puro cโ€™รจ solo Veritร โ€ (cit. I Nomadi, Frasi nel fuoco). 

Come i discepoli di Emmaus, torniamo a Gerusalemme, luogo del compimento della missione di Cristo e dellโ€™inizio della missione dei suoi discepoli e di tutti noi cristiani. Torniamo a quella comunitร  riunita che annuncia loro che Gesรน รจ veramente risorto. Essi portano la conferma della loro esperienza. Ed รจ nella comunitร  che la fede degli uni conferma la fede degli altri. 

La pace non รจ una situazione, non รจ neppure uno stato dโ€™animo e nemmeno una situazione politica. La Pace รจ Qualcuno. La Pace รจ un nome di Dio. La Pace รจ il suo nome che si avvicina. La Pace รจ Qualcuno, il Trafitto, lโ€™Appeso che appare in mezzo a noi e mostra le sue mani e il suo fianco, dicendo: โ€œLa pace sia con voi!โ€. La Pace รจ vedere Lui, โ€œMio Signore e mio Dio!โ€. colui che pregando cerca la pace con tutto il suo cuore, cerca colui che รจ la pace, nellโ€™unico luogo in cui vengono donati riconciliazione, perdono dei peccati e pace! La Pace รจ solo Lui: il Presente. 

La gioia di incontrare Gesรน รจ la gioia di colui che ha compreso il valore del regno di Dio. รˆ una gioia cosรฌ pervasiva e profonda che rende possibile vendere ogni altro bene pur di acquistare il campo dov’รจ nascosto il tesoro o di comprare la perla preziosa.

Il Signore ci dice qualcosa di importante: la gioia dell’incontro con lui, gustata in un momento preciso che ha illuminato l’esistenza, รจ il fondamento da riscoprire continuamente. Il Signore รจ vivo e presente accanto a noi. La pesantezza del vivere, la constatazione di aver fallito sono esperienze dolorose e laceranti che esplodono in un grido: “Basta!”. Ritrovare la gioia del momento della scoperta, oppure desiderare di continuare la ricerca se ancora non la si รจ trovata, รจ la vera avventura della vita, รจ il suo senso piรน profondo. Vale la pena di dar via tutto per questo.

Su questa strada sempre pellegrini, vienici incontro tu, il Vivente tra i morti, e spezzaci il pane dellโ€™amore. Dalla tua parola e dal tuo bruciante ardore sapremo che piรน viva e piรน forte sarร  la nostra speranza che รจ risorta con Te. Apri la nostra mente a comprendere la Parola che sola puรฒ sciogliere i dubbi che ancora sorgono nel nostro cuore e nella nostra esistenza. Non lasciarci esitanti e turbati: la tua presenza infonda in noi la pace, il tuo spirito rischiari il nostro sguardo e ci renda gioiosi testimoni del tuo amore. Donaci, Signore Gesรน, lo sguardo limpido di Maria – riunita anche lei nel cenacolo con gli Undici – il suo sguardo limpido per vedere i bagliori che annunciano lโ€™ultimo giorno della storia: โ€œun nuovo cielo e una nuova terraโ€ giร  iniziati in Te, Gesรน Crocifisso, morto e Risorto. 

โ€œO Dio, dammi forza di celebrarti sempre con fervore in tutta la mia vitaโ€ (Santโ€™Alberico Crescitelli). “Coraggio per il presente, soprattutto per il futuro” (San Daniele Comboni).

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A cura di don Donato della Pietra.

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