don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 10 Maggio 2025

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Habemus Papam! รˆ ancora viva lโ€™emozione di quellโ€™annuncio che presenta al mondo il nuovo Papa Leone XIV che con semplicitร  ed emozione ha pronunciato le sue prime parole: โ€œLa pace sia con voi!โ€ Un saluto che fa risuonare le parole del Risorto nel cenacolo, un invito a lasciarsi raggiungere dalla pace vera, quella che non dipende dalle circostanze ma dalla presenza viva di Cristo.

E poi il vicario di Cristo, il vescovo di Roma, il successore di Pietro, ha citato un altro grande vescovo, Santโ€™Agostino: โ€œCon voi sono cristiano, per voi vescovoโ€, ricordandoci che il vescovo รจ uno di noi, chiamato a guidarci nel cammino della fede. Cammino non sempre facile data la durezza delle parole del Vangelo.

Nel brano di oggi (Gv 6,60-69), infatti, molti discepoli si allontanano da Gesรน perchรฉ le sue parole sono โ€œdureโ€. Gesรน non rincorre nessuno, ma chiede ai Dodici: โ€œVolete andarvene anche voi?โ€. Pietro risponde: โ€œSignore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eternaโ€. รˆ un momento di crisi, ma anche di scelta.

Nel tempo pasquale, siamo chiamati a riflettere su cosa significa seguire Gesรน risorto. Non si tratta solo di emozioni o di miracoli, ma di una relazione profonda che ci trasforma. La fede รจ unโ€™esperienza che coinvolge tutta la persona e quindi non รจ solo questione di testa. รˆ come lโ€™abbraccio di una madre: lo si comprende pienamente solo vivendolo.

Unโ€™immagine che puรฒ aiutarci รจ quella dellโ€™anello del Pescatore, simbolo del papato. Rappresenta lโ€™autoritร  di Pietro, ma anche la sua missione di โ€œpescatore di uominiโ€. Come Pietro, siamo chiamati a fidarci di Gesรน anche quando non comprendiamo tutto, ma lui vuole radunarci nella sua rete, che non vuole togliere vita, ma donarla.

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Nella prima lettura (At 9,31-42), vediamo la Chiesa crescere e vivere nella pace, edificata e consolata dallo Spirito Santo che raccoglie. Anche noi, oggi, siamo chiamati ad avvicinare anime a Cristo e avvicinarci tra noi costruendo comunitร  vive, dove la fede si traduce in amore concreto capace di produrre pace, che come ha detto il Papa nel suo discorso di saluto sia โ€œuna pace disarmata e disarmanteโ€, che non puรฒ essere portata con la violenza e deve essere capace di far cadere la violenza, non moltiplicandola, ma anzi disarmandola cercando relazioni vere, non di comodo; di rispetto, non di prevaricazione.

In un mondo dove le relazioni sono spesso superficiali, scegliere di rimanere con Gesรน significa accettare una vita piรน autentica, anche se piรน impegnativa. รˆ un invito a non fuggire davanti alle difficoltร , ma a restare, come Pietro, perchรฉ solo in Gesรน troviamo parole di vita eterna.

  • Quale parola del Vangelo ti risulta dura, ma che sai essere certamente edificante per la tua crescita personale?

don Domenico Bruno

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