ย Lasciare andare
Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.
Note per la comprensione del brano.
Matteo apre il brano esponendo il quadro della situazione in cui ci si trova. Il tema รจ dunque immediatamente chiaro (il concepimento divino) e chi legge si aspetta che lโepisodio verta tutto attorno agli esiti e alle conseguenze che una simile circostanza porterร per Maria e per Giuseppe.
I due sono fidanzati, dunque giuridicamente impegnati. Un fidanzamento puรฒ essere sciolto solo con una lettera ufficiale di ripudio. La promessa sposa abita ancora nella casa dei genitori, non ha alcun contatto intimo con il futuro marito e attende il trasferimento, successivo alle nozze, nella futura casa.
Giuseppe decide di โcongedareโ Maria, con unโespressione che ha il significato tanto dello sciogliere definitivamente il legame, quanto quello dellโallontanare drasticamente ( แผฯฮฟฮปฯฯ = mandare via, lasciare andare, divorziare) e il significato del suo gesto รจ stato oggetto di ampie discussioni.
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In cosa consiste la giustizia di Giuseppe? In Matteo il ยซgiustoยป intende profondamente – cioรจ comprende, cerca, vuole, compie – la volontร di Dio. I ยซgiustiยป sono coloro che vivono secondo la Legge di Dio ma alla luce del comandamento dellโamore, che ne รจ la piena realizzazione.
Il congedo di Giuseppe va letto a partire da questa prospettiva. Nella sua indulgenza e clemenza decide di non esporre Maria allโinfamia del processo.
Lโintervento di Dio prende la forma tipicamente biblica del sogno che va dunque considerato qui alla stregua di unโapparizione (da notare che non serve un โinterpreteโ del sogno). Dellโapparizione si racconta poco, ciรฒ su cui Matteo vuol far concentrare lo sguardo รจ lโordine dato a Giuseppe.
Questโultimo รจ chiamato figlio di Davide ed รจ importante che ciรฒ venga sottolineato. Il nascituro, infatti, viene a compiere le attese di Israele che attendeva il salvatore dalla stirpe di Iesse. Ma ciรฒ che viene a compiere non corrisponde propriamente a ciรฒ che il popolo spera: viene per salvare dai peccati, non per campagne di liberazione politica.
La citazione profetica di compimento permette di intuire che dietro alle parole di premonizione e dietro quelle dellโangelo cโรจ lo stesso Dio che va conducendo la storia della salvezza.
Il Figlio avrร anche un secondo nome: egli sarร la figura con cui Dio sarร presente presso Israele e, in seguito, presso tutti i popoli. Suggestivo รจ il richiamo alla chiusura di Matteo: ยซIo sono con voi tutti giorni fino alla fine del mondoยป (Mt 28, 20)
Gesรน non รจ dunque una realtร passata, ma colui che accompagna e guida la sua comunitร . Il Cristo risorto e quello terreno non sono diversi e seguire gli insegnamenti di quello terreno รจ il modo per lasciarsi condurre dal Risorto.
Spunti per la riflessione sul testo.
Quando il Figlio di Dio entra nel mondo apre una crisi.
Una crisi tra un uomo e una donna giusti, dalla fede limpida e dal cuore buono, colmo di amore sincero.
Il racconto di Matteo, per quanto lo si rigiri e lo rivolti, questo ci consegna: il contesto della nascita del Cristo รจ un legame messo radicalmente in discussione e costretto a ripensarsi.
Giuseppe รจ costretto a prendere le distanze da Maria per poi riavvicinarsi a lei con occhi e modi diversi. Lo stesso non puรฒ non aver fatto la sua sposa.
ร un anticipo di quel che verrร e di quel che la sua parola provocherร , ma soprattutto di quel che Gesรน stesso sperimenterร : ogni volta che sarร fedele al Regno che annuncerร , al Vangelo che vivrร e insegnerร , al nome – Emmanuele – che porterร , si apriranno crisi perfino con coloro che piรน avrร vicino e anche Lui sarร costretto a ri-considerarli.
Il suo stile di chi dona senza lasciarsi manipolare, di chi stringe a sรฉ senza trattenere nรฉ soggiogare, di chi salvaguarda sopra ogni cosa la libertร altrui, di chi riconosce il valore dellโaltro quale persona, chiunque sia, donna, uomo, bambino, malato, sano, ricco, povero, ebreo, straniero solleciterร una ristrutturazione delle relazioni in chi lo incontrerร .
Lโamore che il Vangelo insegna comincia paradossalmente con un passo indietro, non per โtirarsi indietroโ, ma perchรฉ lโunione vera ha bisogno della giusta distanza e della rinuncia ad ogni tendenza di possesso o manipolazione, qualunque forma assuma.
Una parola di una attualitร sconcertante.
[…] Continua qui…
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