Iniziamo un nuovo anno liturgico, riprendiamo il nostro cammino: da una domenica all’altra sembra tutto uguale, ma in realtร ricominciamo e ripartiamo. Ripartiamo dall’attesa del Signore. ร il centro della nostra fede cristiana, il mistero della _fede che proclamiamo in ogni Eucaristia: il progetto di Dio che noi accogliamo.
Lo diciamo sempre in ogni Messa: Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta. Ma รจ vero che attendiamo la venuta del Signore? “Essere svegli” รจ un invito pressante che il tempo di Avvento ci rivolge: lo si dice di una persona particolarmente intelligente, di un ragazzo vivace che capisce al volo. Al contrario di uno โsveglioโ, ci sono delle persone tonte, addormentate, che non si rendono conto della realtร .
Il Signore ci invita ad esser persone sveglie, che sanno riconoscere i segni dei tempi, sanno guardare in faccia la realtร e non si illudono. La speranza infatti non รจ una pia illusione, ma un’attesa certa. Con gli occhi ben aperti e con l’intelligenza vivace guardiamo in faccia la nostra realtร , compresa la nostra inevitabile morte.
Ma la guardiamo con gli occhi di persone che vanno incontro al Signore e attendono in modo lucido e consapevole l’incontro glorioso con lui. โStare svegli e pregareโ โ secondo l’esortazione di Gesรน โ vuol dire tenere il Signore davanti a noi, prenderlo in considerazione in tutti gli aspetti della nostra vita, innalzare a lui lโanima nostra e confidare nella sua presenza.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
CANALE YOUTUBE
- Pubblicitร -



