In questo santo giorno di Pentecoste invochiamo il dono dello Spirito che coi suoi raggi luminosi illumini la nostra vita: ne abbiamo bisogno, perchรฉ siamo poveri. Egli รจ il padre dei poveri, il custode che offre garanzie alla debolezza di noi fedeli. ร il datore dei doni: senza di Lui non abbiamo niente. ร la luce dei cuori: senza di Lui siamo al buio.
Abbiamo bisogno della presenza del consolatore perfetto, ospite dolce che dal di dentro accompagna la vita, producendo un dolcissimo sollievo. Imparare a riconoscere lo Spirito come persona divina presente in noi, fa compagnia, dona riposo nella fatica, concede riparo nella calura, regala conforto nel pianto.
L’antica preghiera โ che facciamo nostra con intima partecipazione โ accumula le immagini per presentare la multiforme opera dello Spirito) che รจ la forza divina necessaria per reagire bene a quello che succede, perchรฉ senza la sua presenza nulla รจ nell’uomo, nulla รจ senza colpa. ร luce che invade nell’intimo il cuore di noi fedeli, ci libera dal nostro peccato, ci dona la sua energia, ci rende veramente contenti.
Lo Spirito รจ come acqua che lava ciรฒ che รจ sporco, irriga il nostro cuore, simile a terreno arido, e lo fa rifiorire; รจ la medicina che cura le ferite dell’anima, ma nello stesso tempo รจ potenza vitale che vince il nostro orgoglio, simile al fuoco che piega il ferro rigido, e scalda il cuore freddo e insensibile.
Lo Spirito รจ il dono per eccellenza, la potenza buona di Dio che raddrizza le nostre vite sbagliate.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
โ๏ธย Commento al brano del Vangelo dellaย Messa del giorno:ย โย Gv 20,19-23



