Il vangelo questa mattina ci pone innanzi due problemi, due parole di Gesรน. La prima รจ “non mormorate”. Viene detta ai giudei, coloro che dovrebbero conoscere le dinamiche della fede. Quindi possiamo considerarla rivolta anche a noi oggi. “Fate in modo che la vostra teologia, la vostra spiritualitร , la vostra fede, anche la vostra catechesi non siano mormorazione”. Cioรจ non siano un dialogo tra soli uomini, fatto necessariamente a mezza voce. Ma siano qualche cosa che viene rivolto direttamente a Gesรน, alla parola di Dio. Siano un dialogo. Di fatto questo lo รจ. Lo rimane per forza perchรฉ Gesรน ascolta e interviene. Perรฒ pensate che bello sarebbe se i dubbi che abbiamo, i discorsi che facciamo relativi alla fede fossero qualche cosa rivolto a lui direttamente. Se queste domande, questi dubbi che sono anche nel vangelo i giudei, noi giudei fossimo stati capaci di rivolgerle direttamente a Gesรน…ย
Continua dopo il video
La seconda questione che il vangelo ci pone รจ quello che Gesรน dice: “nessuno puรฒ venire a me se non lo attira il Padre che mi ha mandato”. Potremmo fare una lettura di tipo protestante. Dire in fin dei conti che la fede esiste soltanto se Gesรน, se Dio te la dร . Se non hai fede vuol dire che Dio non te l’ha data. Sapete che il mondo protestante su questo รจ abbastanza determinista, fatalista se volete. In realtร probabilmente รจ preferibile – o almeno a me piace di piรน – un altro tipo di lettura che รจ collegata a quello che stavamo dicendo riguardo alla mormorazione: รจ vero che non possiamo parlare di Dio fuori dall’ambito della fede. Cioรจ รจ chiaro che la teologia la puรฒ fare anche l’ateo. Perรฒ non รจ il tipo di teologia che in questo momento interessa noi. Non parliamo di una speculazione volta ad arrivare a delle veritร anche meravigliose ma che non entrano nella nostra vita.
Noi in questo momento parliamo di Dio perchรฉ desideriamo essere in dialogo, in rapporto con lui. Essere attratti da lui.ย Dopodichรฉ il vangelo ci dona alcune cose che sono meravigliose. Ci dice che chiunque ascolta il Padre, chi impara dal Padre va a Gesรน. Questo รจ un qualcosa di meraviglioso. Tira dentro ogni uomo. Ogni uomo di Spirito di ogni religione. Ci dice che chiunque si relazioni col Padre compie un percorso verso Gesรน. Che puรฒ essere anche inconsapevole, puรฒ essere anche non esplicitato. Cioรจ io posso anche non sapere come si chiama costui a cui arrivo e che mi permette di tornare al Padre. Chi รจ cristiano in questo senso crediamo che abbia una grande fortuna perchรฉ gli viene detto, ne รจ consapevole. Ma ogni uomo che cerca Dio e lo cerca con cuore sincero – e Dio ama coloro che lo cercano con cuore sincero – viene posto dal Padre in relazione col Figlio.ย
Poi c’รจ questa affermazione di Gesรน che รจ carica di significati: “io sono il pane della vita”. ร una richiesta da parte di Gesรน di non guardare principalmente al passato. Per gli ebrei – ed era saltato fuori giร nel vangelo che abbiamo letto domenica scorsa – parlare di “pane della vita” significava guardare all’esodo, a ciรฒ che Mosรจ aveva fatto. Gesรน ha giร spiegato che in realtร quello che รจ stato fatto รจ stato fatto da Dio. Ma in ogni caso รจ un qualche cosa che si muove in un contesto di morte: “i vostri padri hanno mangiato la manna e sono morti”. Per lui questo oggi significa fare i conti con la necessitร di guardare avanti. Su questo chi mi conosce sa che se c’รจ un ambito in cui divento un po’ feroce รจ quando sento dire: “รจ sempre stato fatto cosรฌ, รจ importante essere fedeli alle tradizioni…”. Certo, รจ importante essere fedele alle tradizioni. “ร sempre stato fatto cosรฌ” invece fa un po’ ridere. Perchรฉ quel “sempre” significa anche soltanto da due o tre anni. Certo รจ tutto bello perรฒ ciรฒ che riguarda il passato รจ passato. Ha che fare con la morte. Il cibo che ci viene dato non ci serve per vivere il passato. Il cibo che ci รจ dato ci serve per vivere il presente e per camminare verso il futuro. Se Gesรน รจ il pane, il pane si serve per vivere questo giorno della nostra vita. E riceverlo ogni giorno ci serve per vivere i prossimi giorni della nostra vita. Siccome non abbiamo motivo di pensare che Gesรน smetta di darsi a noi come pane di vita, questa vita che ci attende รจ una vita eterna. Che รจ fatta di tutti i giorni della nostra vita terrena ed รจ fatta di ogni istante della vita che sarร dopo. Sappiamo che nel vangelo non viene differenziato – come noi siamo abituati a fare – la vita qui รจ tutta quanta fatica, perรฒ un giorno avremo il paradiso. No il Regno di Dio รจ qualcosa che Gesรน รจ venuto a portare nel mondo e vive fra noi giร oggi.ย
L’ultima cosa che probabilmente ha degli orizzonti sconfinati dal punto di vista della spiritualitร – l’accenno soltanto – รจ il fatto che Gesรน ci chiede di mangiare la sua “carne”. Parla di carne poi parlerร anche di sangue e e questa รจ una cosa che per gli ebrei di duemila anni fa era particolarmente sconvolgente. Forse noi oggi dovremmo essere sconvolti dal fatto che non ne siamo sconvolti. I primi cristiani sono stati accusati di cannibalismo – anche se in realtร non c’entra niente, chiaramente -. Quando si parla di “carne” si parla dell’umanitร nella sua fragilitร . L’umanitร dal punto di vista di ciรฒ che viene creato, che vive qui. Il fatto che Gesรน ci proponga se stesso come pane di vita nel suo corpo, nella sua carne, nel suo sangue ci dice che noi che continuiamo a cercarlo nella sua divinitร nella sua straordinarietร dobbiamo imparare invece a entrare in comunione con lui, a lasciare che lui nutra noi, fortifichi noi partendo dalla quotidianitร .ย
Faccio solo un piccolo esempio. Qualche giorno fa si parlava con una persona che era passata per confessarsi della difficoltร di trovare il tempo per fermarsi a pregare in certi giorni in cui devi fare mille cose. Ma ci pensiamo mai che se spazziamo per terra, se prepariamo da mangiare facciamo gli stessi identici gesti che Gesรน duemila anni fa ha fatto nella sua vita. Se anche solo ce ne rendessimo conto quegli stessi identici gesti ci rendono simili a Gesรน. Sono “imitazione di Cristo”. Quindi sono, possono diventare capisaldi della nostra spiritualitร . Possono diventare i momenti che ci nutrono. Ci nutrono veramente per la vita eterna.
Buona domenica.
ย



