Vaย bene, รจ la festa del Corpus Domini. Il Vangelo proclamato nella liturgia รจ uno dei brani di gran lunga piรน famosi. Possiamo chiederci se ci sia qualcosa di piรน o di nuovo da aggiungere a quanto detto al riguardo e la risposta – ovviamente – รจ: โnoโ.
Neanche immaginiamo quanto si sia scritto su queste parole e sullโevento cui si riferiscono. Noi ci limitiamo a qualche osservazione. Ad esempio notiamo la scelta di saltare i versetti centrali con lโimbarazzante predizione del tradimento di Giuda. Tra lโaltro sono sviluppati in modo maggiore – quattro o cinque versetti, dipende da come li contiamo – rispetto al racconto dellโistituzione dellโEucarestia – quattro versetti -.
Quasi che la memoria del tradimento debba rimanere attuale al pari del sacramento della comunione. Sรฌ, in fondo quello che colpisce di piรน รจ lโassoluta stringatezza della parte piรน sacra del racconto. Ma facciamo un passo indietro. Sei entrato trionfalmente a Gerusalemme giร da qualche giorno, quattro capitoli fa, preparando lโentrata in modo quasi parallelo a quanto succede ora.
Poi sembra che Tu abbia fatto di tutto per provocare le autoritร del tempo, li sfidi su tutti i terreni, Ti qualifichi cosรฌ come profeta. Sei consapevole delle possibili reazioni perchรฉ la sera preferisci uscire fuori dalla cittร , non ti fidi. Il Tuo sguardo va verso il futuro, parli della distruzione del Tempio, del Tuo ritorno e quindi anche della Tua uscita dal mondo.
I capi e gli scribi hanno deciso: devi morire. Il racconto centrale del capitolo 14ยฐ รจ lโatto di caritร di una donna che unge il Tuo corpo, profezia e preparazione per la sepoltura. Giuda ha giร in tasca il contratto per il tradimento, che avverrร โal momento opportunoโ. Per chi ama il greco al โbuon tempo opportunoโ, fa un poโ rabbrividire.
La festa degli Azzimi durava una settimana, ai Tuoi tempi coincideva con la Pasqua che va allo stesso tempo โimmolataโ nel Tempio eย โmangiataโ nelle case. Ancora adesso lโaltare nelle chiese รจ mensa per la comunitร che si ritrova per mangiare ed โaraโ dove si รจ chiamati – soprattutto Tu ma in Te anche noi – al sacrificio. Qui sembra che il problema centrale sia il โdoveโ sia da โpreparareโ. La parte sacrificale lo sappiamo giร dove รจ collocata: nel Tempio, neiย templi.
ร la parte di comunione, quella che va preparata – lo si ripete almeno quattro volte -, il problema. Bisogna seguire un uomo con una brocca – che รจ strano, รจ un lavoro โda donneโ -. Qualcuno dice che รจ un simbolo, รจ il popolo di Israele, che ha giร lโacqua, ma solo poca, appena una brocca. Il suo ruolo รจ proprio preparare questo momento.
Un โgrande piano superioreโ arredato, potrebbe essere anche una terrazza, e lโarredo sono i tappeti, buoni per stendersi e mangiarci sopra e pure per dormirci. Abbiamo scelto lโimmagine che vedete proprio perchรฉ nella sua antichitร mostra Te e i dodici sdraiati. Giuda, di fianco a Pietro, รจ girato a rovescio.
Poi cโรจ il racconto della benedizione sul pane, del ringraziamento sul vino e della condivisione. Qui il discorso potrebbe farsi infinito, per cui ci fermiamo. Il tutto termina con la promessa di un brindisi gioioso nel Regno. Colpisce come giร detto lโassoluta assenza di particolari, che contribuisce allโatmosfera sacrale. Il Vangelo รจ allergico alla nostra curiositร .
Altrettanto forte รจ la sottolineatura sulla Tua centralitร , al punto da non trovare domande nรฉ obiezioni – ed รจ che ne avremmoย di cose da chiederTi… -. Il momento comunque รจ liturgico, ed era cosรฌ nellโuso della Pasqua ebraica. Termina con lโinno e poi lโuscita da Gerusalemme, lร dove verrai arrestato.
Noi diciamo che รจ il giovedรฌ santo ma in realtร nel conto antico dei giorni รจ giร lโinizio del venerdรฌ della croce
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don Claudio Bolognesi