don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 8 Novembre 2021

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โ€˜Se si pentirร , perdonagliโ€™โ€ฆ
Viaggio molto faticoso, a volte pressochรฉ impossibile, quello propostoci dalla liturgiaโ€ฆ

La meta รจ la disponibilitร  a spezzare la catena dellโ€™odio nelle relazioni tra gli uomini mentre il punto di partenza รจ la guarigione del cuore e la purificazione della memoria. Se, talora, la prospettiva della meta puรฒ anche avvincere, dobbiamo confessare di essere incapaci di muovere un passo dal punto di partenza. Nulla di meno spontaneo di un simile spostamento. Al limite saremmo disposti a perdonare qualche volta, a seconda dei casi, se meritaโ€ฆ E anche qualora riuscissimo, che fatica a dimenticare il torto ricevuto, il male subito! Che cosโ€™รจ, infatti, il rancore se non una memoria bloccata?โ€ฆ

Il perdono non รจ mai un atto formale, un gesto con il quale mettere a tacere la coscienza o evitare i problemi che potrebbero derivare da unโ€™esperienza di conflittualitร  permanente. Non si tratta neppure di mettere una pietra sopra ciรฒ che puรฒ averci ferito e poi fare in modo di non incrociare mai sul nostro percorso certe persone. Il perdono non รจ mai qualcosa che apprendiamo una volta per tutte. Esso non avviene spontaneamente o magicamente: non basta dire ad un altro: ti perdono!

Di quale perdono si tratta, allora? Si tratta di quel perdono che crede che lโ€™altro possa imprevedibilmente rinascere, riprendere vigore e dare un corso nuovo alla sua esistenza. Questo crede Dio nei confronti di ogni uomoโ€ฆ
Perdonare รจ accettare il rischio di una pagina nuova rispetto a quella imposta dal passato e dalla memoria.

Che cosโ€™รจ allora il perdono? Esso non รจ una norma, una legge, ma una profezia, cioรจ una parola provocatoria dentro lโ€™arida storia dei rapporti umani guidati dalla regola dello scambio paritario del tanto mi dai tanto ti do. Il perdono non รจ una sorta di complicitร  con la propria o con lโ€™altrui infedeltร , ma la consapevolezza che non la durezza ma solo la misericordia รจ in grado di rialzare chi di per sรฉ รจ inchiodato al proprio male.

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AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM