โVino nuovo in otri nuoviโฆโ
In guardia dal ritenere che la presenza di Cristo nella nostra vita sia una sorta di aggiustamento o un accomodamento come potrebbe accadere quando, volendo salvare un vestito vecchio, lo si rattoppa alla bellโe meglio. Accogliere il Signore Gesรน รจ, invece, riconoscere che il vestito vecchio non ha piรน ragion dโessere e perciรฒ รจ necessario indossarne uno completamente nuovo.
La sua presenza conferisce allโesistere un nuovo senso e un nuovo corso. Forse, preferiremmo volentieri una sorta di rammendo che ci consenta di tirare avanti cosรฌ come siamo. Volentieri acconsentiremmo a pratiche di conservazione o di perpetuazione di quello che siamo. Tuttavia, stando alle parole di Gesรน, accogliere lui significa rifondare se stessi completamente. Nulla รจ piรน come prima, se รจ vero che la sua persona รจ un vero e proprio invito a nozze. Si puรฒ forse celebrare uno sposalizio quando gli invitati continuano a cantare lamenti?
Il problema di fondo risiede nella capacitร di discernere se teniamo piรน a noi stessi o alla presenza dellโaltro nella nostra vita. Degli invitati a nozze che continuassero a digiunare manifesterebbero di essere incapaci di onorare ciรฒ che si sta celebrando. Accogliere Cristo si declina come un abbandonare la casa delle nostre abitudini e il bottino delle nostre conquiste.
Lo riconosciamo: abbiamo inteso il nostro cristianesimo piรน come una pratica virtuosa da custodire mediante lโascesi, che una relazione con una persona che si nutre di innamoramento continuo, il cui segno รจ la gioia di appartenere a quella presenza. Sui nostri volti traspare piรน lโamarezza per ciรฒ che abbiamo lasciato che lo stupore per ciรฒ che abbiamo trovato.
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AUTORE: don Antonio Savone
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