don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 19 Ottobre 2023

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La chiave della vita

Accettare di morire al proprio modo di vedere le cose, anche per quanto riguarda il rapporto con Dio, รจ operazione molto piรน dolorosa e costosa dellโ€™edificare un monumento a quanti in nome di Dio hanno tentato di farci comprendere che cosa stesse maggiormente a cuore a Dio. Per questo i farisei contro cui Gesรน si scaglia aspramente si attestano sulle loro posizioni e non si lasciano scalfire neppure dalle piรน dure invettive. Anzi, tutto diventa pretesto per ulteriori macchinazioni tendenziose.

รˆ dietro lโ€™angolo per ogni generazione di credenti il rischio di celebrare figure del passato e non avere occhi e cuore disposti ad accogliere i nuovi profeti che con premura e sempre Dio invia al suo popolo.
Cosa costruiamo? Come costruiamo? Opere di morte per la morte o opere di vita per la vita?

Non รจ lโ€™osservanza scrupolosa di una norma a salvarci ma quel di piรน di umanitร  che ci porta a non trattare alcuno in modo ostile. I farisei avevano fatto dellโ€™osservanza esteriore di tradizioni e precetti il criterio per avere accesso alla vita di Dio, dimenticando che questa ci รจ concessa โ€œindipendentementeโ€ (come ci ricorda Paolo nella Lettera ai Romani) dalle opere da noi compiute, grazie alla misericordia Di Dio.

Ai dottori della legge era stata consegnata la chiave per aiutare altri ad entrare nella sapienza di Dio e, tuttavia, per vanagloria e per spirito dโ€™interesse, se ne erano appropriati fuorviando i semplici. Puรฒ accadere anche a chiunque di noi eserciti una responsabilitร  su altri di non permettere di avere accesso alla vita in pienezza e di diventare addirittura un vero e proprio impedimento. Lโ€™unico a non tenere per sรฉ questa chiave di accesso alla vita รจ il Signore Gesรน che mediante il mistero della sua Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione ha spalancato lโ€™accesso a chiunque desideri attingere a piene mani alle sorgenti della grazia.

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