Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 7 Gennaio 2020

Gesù predica la conversione… ma non solo… dice anche perché ci si deve convertire… perché il Regno dei cieli è vicino.
In più… per la conversione… per favorire la conversione annunciava il vangelo del Regno.

Di cosa si tratta?

Convertirsi non è semplicemente passare da una condizione di non credenti ad una condizione di credente… è nemmeno passare da una condizione di peccato ad una condizione di vita più santa… no!
Convertirsi letteralmente significa cambiare mentalità… aprirsi ad una mentalità nuova. Quale? Quella di pensare che è possibile vivere in un modo diverso… è possibile vivere in un Regno.

Il Regno dei cieli non è il paradiso o la vita dopo la morte… no! Il Regno dei cieli o Regno di Dio è qualcosa di molto più concreto… è vivere già ora sapendo di avere Dio come Re…

Gesù, insomma, sta dicendo a tutti (e quindi anche a noi), guarda che si può vivere avendo Dio come Re, Signore e Padre e quindi tra di noi come fratelli.
Questo è venuto ad annunciare Gesù…

Ecco perché c’è un vangelo del Regno… perché c’è la lieta notizia che non siamo soli… che tra noi credenti c’è un vincolo di fede che è più forte di quello di sangue… perché ciò che ci unisce è Dio Padre.

Il vangelo di oggi dovrebbe mettere in crisi… dovremmo imparare a rivedere le nostre relazioni… le nostre amicizie… se sono relazioni e amicizie tra credenti… non dovrebbe mancare la condivisione… la compassione… il cercare di capirsi reciprocamente… ma soprattutto non dovrebbe mancare la preghiera.

Tra due credenti che si incontrano… che si frequentano… che si amano… che si vogliono bene… non può mancare la condivisione della Parola… della fede… della preghiera… solo così si può vivere e attuare il Regno di Dio.

Fonte


Il regno dei cieli è vicino.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 4, 12-17.23-25 In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano. Parola del Signore

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