ร una delle pagine piรน famose e conosciute del vangelo e anche una di quelle che piรน facilmente puรฒ essere fraintesa.
Non si tratta di un inno alla sofferenza ma di un invito a credere che Dio ci vuole beati, felici nonostante tocchiamo con mano il dolore, il male, il pianto, la persecuzione, il dispiacere di vivere o vedere cose che non vanno nella nostra vita e in quella degli altri.
ร un invito alla speranzaโฆ a credere cioรจ che il male non รจ lโultima parola e vivere con questa speranza, con questa certezza significa dare un peso diverso a questo male.
La fatica di un viaggio viene vissuta con piรน leggerezza se si conosce la bellezza della meta.
In questa ottica, allora, possiamo comprendere cosรฌ le beatitudini:
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รจ felice chi ha compreso di avere bisogno solo di Dio (i poveri in spirito) perchรฉ vivrร giร ora fidandosi e affidandosi solo a Lui. Troverร in Dio la consolazione quando soffrirร (nel pianto), sarร sempre nella pace (mite) perchรฉ sarร Dio la motivazione della sua pace e Dio non glielo potrร togliere nessuna difficoltร .
ร felice chi non si adegua alle ingiustizie e ai compromessi di questo mondo e chi รจ pronto a perdonare perchรฉ sarร perdonato. ร felice chi sa cercare e vedere sempre il bene (puro di cuore) perchรฉ il bene cโรจ sempre anche quando รจ difficile trovarlo e vivrร felice chi ha compreso che nelle relazioni la comunione รจ piรน importante anche dellโavere ragione.
E sarร felice anche chi per vivere cosรฌ dovrร andare controcorrente, dovrร essere minoranzaโฆ perchรฉ รจ sempre meglio essere rifiutati perchรฉ si sta dalla parte di Dio che apprezzati per essere contro di Lui.
Insommaโฆ Solo Dio puรฒ trasformare il dolore in danza!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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