Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 24 Luglio 2022

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Vangelo fondamentale per la nostra fede. In questa pagina, infatti, emerge chiaramente che Gesù non ci è venuto a parlare di Dio, ma a mostrare il Suo volto, quello di un padre. Questa è una novità incredibile, che ormai noi diamo per scontato… ma che occorre sempre ribadire. 

In realtà, ci siamo abituati a rivolgerci a Dio chiamandolo Padre, ma non sempre lo consideriamo, veramente, tale. Spesso, infatti, continua a prevalere in noi la tendenza o a considerarlo giudice (da temere) o genio della lampada (al quale chiedere) o, addirittura, entrambi. 

Altre sollecitazioni che condivido:

i discepoli lo vedono pregare e gli viene “lo spinno” (il forte desiderio) di pregare. Cosa avranno visto? Hanno visto Gesù ritagliarsi tempo e spazio… e forse ne hanno anche visto gli effetti sul suo volto… sul suo corpo. 

Mi ritaglio spazio e tempo per pregare? La mia preghiera ha effetti su di me, sul mio comportamento, sul mio stile di vita?

La preghiera è una relazione e tale deve essere considerata. Ciò che è importante comprendere è che è una relazione da coltivare quotidianamente e con perseveranza e per la vita eterna. 

Come ogni relazione prima di tutto è fatta di ascolto… e purtroppo molti sono solo abituati a parlare… e a chiedere!

La domanda delle domande è: perché a volte chiediamo cose sane, giuste e buone e non veniamo esauditi? 

La mia risposta è… Lui è Padre, ne sa sempre più di noi… per il resto, non tutto possiamo capire… puntiamo alla salvezza che rimane la cosa più importante!

Nella preghiera, prima di parlare, ascolta!

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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK

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