don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 22 Febbraio 2019

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SULLA CATTEDRA DELLA CROCE PIETRO CI CONFERMA NELLA FEDE CHE VINCE IL MONDO

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“Dove c’รจ Pietro, lรฌ c’รจ la Chiesa; dove c’รจ la Chiesa, lรฌ non c’รจ affatto morte ma vita eterna” (S. Ambrogio). Pietro e la Chiesa sono sulla soglia del desiderio piรน profondo di ogni uomo che freme insopprimibile in ogni parola, pensiero, o gesto: la vita e mai piรน nessuna morte. Quante volte ci troviamo delusi e frustrati, proprio come cantava Leopardi: “Questo รจ quel mondo? questi i diletti, l’amor, l’opre, gli eventi onde cotanto ragionammo insieme? questa la sorte dell’umane genti?

All’apparir del vero tu, misera, cadesti: e con la mano la fredda morte ed una tomba ignuda mostravi di lontano” (A Silvia). La vita infatti รจ come il cammino dei due discepoli di Emmaus, che avevano sperato la liberazione da Gesรน di Nazaret, profeta potente in parole ed opere, e che invece era anche Lui chiuso in una “tomba ignuda”; anche Lui “all’apparir del vero” era caduto “misero” e solo. Ed erano passati tre giorni ormai. Come sperimentiamo di fronte a certi eventi, alcuni molto dolorosi, di delusioni e sconfitte come “ignude tombe” dove abbiamo visto scendere il Signore portandosi via la speranza. Mentre Pietro, scelto per essere pietra su cui Gesรน avrebbe dovuto edificare la sua Chiesa, si stava sbriciolando come le lacrime di pentimento e tristezza che gli ferivano la carne. Tre giorni lร  dentro, un’eternitร  di silenzio.

Ma all’imbrunire di un altro giorno di paura, la sera del primo giorno dopo il sabato, mentre i chiavistelli della vita erano ben serrati, allโ€™improvviso nel Cenacolo della comunitร  cristiana รจ apparso un volto incandescente di luce, mentre una voce inconfondibile augurava la Pace che trapassava i muri e i cuori. La sua voce, il suo volto, le sue piaghe: era Lui, il Signore! La prova inconfutabile risplendeva nei segni del suo amore inchiodato al Legno: Gesรน era morto, lo avevano visto, e ora era lรฌ vivo, tornato dall’ignuda tomba, e lo stavano contemplando mentre mangiava con loro. In quel Cenacolo era esplosa la vita sperata da ogni uomo, di ogni tempo, e luogo, e cultura. La discesa dello Spirito Santo nei cuori degli Apostoli avrebbe poi sigillato la certezza che la morte non faceva piรน paura, il suo pungiglione, il peccato non c’era piรน, era rimasto inchiodato sulla Croce.

In mezzo a quel manipolo che era scappato terrorizzato, che aveva tradito, era disceso come rugiada il perdono. E tra tutti Pietro, il primo ad essere perdonato. Il primato del perdono lo rendeva finalmente pietra nella fede granitica che Pietro aveva ricevuto come un dono rivelato dal Padre che รจ nei cieli, maturata poi sino alla statura adulta in un cammino di conversione dove ha conosciuto l’abisso del suo cuore e l’amore di Dio che vi si รจ gettato dentro nella carne del Figlio. Gesรน lo aveva scelto sapendo quello che avrebbe fatto – glielo aveva profetizzato – perchรฉ la chiamata conteneva giร  il perdono con cui lo avrebbe tirato fuori dalla morte conseguente al suo tradimento. Per confermare nella fede la Chiesa attraverso i secoli, Pietro, il primo Papa, ha sperimentato cioรจ il perdono che nรฉ carne e nรฉ sangue possono rivelare perchรฉ gratuito e immeritato farsi perรฒ carne e sangue in lui nell’abbraccio con cui Cristo lo ha unito a sรฉ trasformandolo cosรฌ in un maestro della fede per il Popolo di Dio.

Perdonato e ricolmo di Spirito Santo, Pietro aveva aperto gli occhi della fede in quelli di ogni Papa, per riconoscere Dio onnipotente in un povero Rabbรฌ di Nazaret appeso a una croce, e, con il martirio, testimoniarlo risorto dalla morte come il Signore. Cosรฌ Pietro puรฒ confermare nella fede i suoi fratelli, insegnando loro a discernere nella precarietร  della carne la presenza amorevole di Cristo accompagnandoli a sperimentare nella Chiesa il perdono piรน forte del peccato e della morte. Questa รจ la fede della Chiesa, la risposta ad ogni desiderio e speranza, sulla strada di Emmaus e su quelle d’ogni uomo, all’apparire d’ogni “vero” e in tutte le “ignude tombe”. Per questo la Cattedra di Pietro รจ la cattedra crocifissa del Signore dalla quale si insegna la misericordia che, come un grembo, genera nei cristiani l’amore autentico che giunge sino all’offerta della propria vita per i nemici.

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Fonte e approfondimenti

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Mt 16, 13-19
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo, Gesรน, giunto nella regione di Cesarรจa di Filippo, domandรฒ ai suoi discepoli: ยซLa gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?ยป. Risposero: ยซAlcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elรฌa, altri Geremรฌa o qualcuno dei profetiยป.
Disse loro: ยซMa voi, chi dite che io sia?ยป. Rispose Simon Pietro: ยซTu sei il Cristo, il Figlio del Dio viventeยป.
E Gesรน gli disse: ยซBeato sei tu, Simone, figlio di Giona, perchรฉ nรฉ carne nรฉ sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che รจ nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherรฒ la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darรฒ le chiavi del regno dei cieli: tutto ciรฒ che legherai sulla terra sarร  legato nei cieli, e tutto ciรฒ che scioglierai sulla terra sarร  sciolto nei cieliยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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