don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 11 Dicembre 2019

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PER AMMANSIRLA NELL’AMORE LO SPOSO PIU’ MITE SULLA CROCE SI LEGA ALLA SUA SPOSA ORGOGLIOSA PER FARE SUO IL GIOGO DI LEIย 

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Forse anche oggi ci sentiamo โ€œaffaticati e oppressiโ€ dalla stessa Parola di Dio alla quale non possiamo obbedire perchรฉ, come Esaรน, โ€œuomo della steppaโ€, abbiamo perduto la primogenitura della vita divina che, invece, ha acquistato Giacobbe, โ€œuomo tranquillo che dimorava sotto le tendeโ€. Quando, infatti, โ€œEsaรน arrivรฒ sfinito dalla campagnaโ€, di fronte alla minestra di lenticchie cotta dal fratello, pur di mangiare e ritemprarsi, non ci pensรฒ due volte a vendere quanto di piรน caro avesse, la sua stessa identitร  e dignitร :ย โ€œLasciami mangiare un pรฒ di questa minestra rossa, perchรฉ io sono sfinito. Giacobbe disse: “Vendimi subito la tua primogenitura”. Rispose Esaรน: “Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?”.ย Giacobbe allora disse: “Giuramelo subito”. Quegli lo giurรฒ e vendette la primogenitura a Giacobbe.ย A tal punto Esaรน aveva disprezzato la primogenituraโ€.ย 

Il Targum (traduzione in aramaico della Bibbia ebraica) ci rivela come lโ€™Israele contemporaneo di Gesรน comprendeva questo testo: โ€œEsaรน era estenuato perchรฉ aveva commesso, in quel giorno, cinque peccati: si era abbandonato allโ€™idolatria, aveva versato sangue innocente, si era accostato a una giovane fidanzata, aveva negato la vita del mondo avvenire e aveva disprezzato il diritto di primogenituraโ€ (Targum Pseudo Jonathan). Commenti rabbinici successivi hanno interpretato cosรฌ questo pensiero di Esaรน โ€œecco, sto per morireโ€: โ€œIl significato semplice รจ che Esaรน andava tutti i giorni per i campi a caccia di selvaggina, e metteva la sua vita in pericolo; quindi pensรฒ: come faccio a sapere che erediterรฒ da mio padre? Si puรฒ invece essere sicuri che tu (Giacobbe), seduto serenamente nella casa di studi, vivrai ed erediterai. A cosa mi serve la primogenitura?โ€.ย 

Ecco la stoccata finale del demonio! Dopo aver vagato e peccato molto, come un toro ormai sfinito, siamo preparati ad essere infilzati con un colpo secco che scende dritto fin dentro il cuore: che mi importa della vita eterna e del paradiso, ora sono โ€œaffaticatoโ€ e sto morendo sfinito accidenti! A che mi serve continuare ad andare in chiesa e partecipare alle liturgie? Mi sazierร  ora che sono โ€œoppressoโ€ da mille problemi ascoltare, pregare e accostarmi ai sacramenti? E cosรฌ, dopo una lunga serie di passi posati nella โ€œsteppaโ€, vendiamo per un piatto di lenticchie la nostra chiamata. Cadiamo nella trappola del demonio come accadde ad Esaรน che, vedendo quelle lenticchie โ€œrosseโ€ come i suoi capelli credette fossero proprio quelle ciรฒ che avrebbe potuto saziarlo, lโ€™unico cibo adeguato a lui.

Come lo sono per noi il farci giustizia, serbare un rancore e rifiutare il perdono, chiuderci alla vita e molte altre attitudini che ci sembrano dare โ€œristoroโ€ alle nostre forze e โ€œriposoโ€ alle nostre anime inquiete. E invece sperimentiamo il vuoto assoluto e la morte interiore perchรฉย abbiamo โ€œimparatoโ€ dal maestro della menzogna che ci ha insegnato a disprezzare lโ€™amore e la Grazia con la quale il Padre ci ha creati come i suoi primogeniti.ย Ventiquattro ore al giorno per 365 giorni all’anno infatti, una voce fastidiosa ma cosรฌ suadente ci ripete: no! Perchรฉ devi obbedire, piegarti, sottometterti al giogo e servire? E’ un vero e proprio stress.

La ascoltiamo, e soccombiamo, perchรฉ in fondo va a toccare sempre i nervi scoperti dalle piccole e grandi ingiustizie che subiamo o crediamo di subire: la frecciata insolente, lo sguardo ironico, il letto dei bambini da rifare mentre stai giร  per uscire, l’amministratore di condominio che ti viene a chiedere i soldi giusto quando avevi dimenticato la sua esistenza e giร  stavi pensando di cambiare finalmente il frigorifero.ย L’orgoglio ci ha gettato fuori di casa, e, come il figlio prodigo, ci siamoย inselvatichiti.ย Per noi esistono ormai solo i bisogni primari, mangiare, bere, dormire, fare sesso e soddisfare tutto ciรฒ che, istintivamente, stuzzica la carne. Vaghiamo lontano, proprio come animali allo stato brado: cerchiamo nutrimento ovunque, e non ci rendiamo conto che stiamo rovistando tra i rifiuti, incapaci di ascoltare e obbedire.

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Gesรน sa che siamo morti dentro e che per questoย la Legge non puรฒ salvarci, anzi, essa diventa un giogo insopportabile. Non ti meravigliare dunque se tuo figlio sembra uno yeti, incapace di stare fermo, ascoltare e obbedire: รจ inutile ripetergli come un mantra la lista dei doveri che neanche tu puoi adempire. Abbiamo tutti bisogno di ascoltare una voce che abbia il potere di destarci dal sonno della morte, di farci rientrare in noi stessi, ci rialzi per fare ritorno a casa, il luogo dove imparare a custodire e a vivere la nostra primogenitura.

Abbiamo bisogno ogni giorno di ascoltare la voce del Maestro buono che ha il potere di far tacere quella del cattivo maestro.ย Il โ€œgiogoโ€ della Torah, che non a caso significa โ€œinsegnamentoโ€, si fa leggero e dolce solo portandolo con Cristo: saremo liberi dal โ€œgiogoย del regno terreno e dal giogo delle occupazioni mondaneโ€ (Avot III,5) solo “imparando” da Lui nella Chiesa, la casa doveย la ascoltareย ย la Torah con la quale Dio si รจ legato a noi come giร  a Israele, e dove,ย passo dopo passo, sperimentare come Lui la incarni e la compia in noi.ย 

L’umiltร  e la mitezza, infatti, si “ascoltano” nella storia.ย Per questo oggi Gesรน ci dice di โ€œimparare da Luiโ€ che รจ โ€œmite e umile di cuoreโ€. Etimologicamente, laย โ€œmansuetudineโ€ oย mitezza รจ la caratteristica dell’animaleย โ€œammansitoโ€ย perchรฉ sia docile nel sottoporsi alย giogo. La carne di Gesรน รจ lโ€™unica โ€œdomataโ€ perchรฉย ha “imparato ad obbedire dalle cose che ha patitoโ€.ย Per questo Gesรน non ci impone nulla, non insegna dall’alto della sicumera. Il cuore โ€œumileโ€ di Gesรน ha โ€œumiliatoโ€ la sua carne per deporla accanto alla nostra, senza scandalizzarsi della nostra, schiava della superbia.

“Imparate da me”: il termine adottato rimanda a un rapporto, a una relazione profonda, quella traย Didaskaloย eย Discepolo.ย โ€œImparareโ€ dunque รจ la coniugazione di un’intimitร . E’ย conoscersi, secondo lโ€™etimologia biblica del termine; รจ donare e ricevere,ย รจ amare nell’amore con cui si รจ amati.ย Eโ€™, ad ogni passo, โ€œnascere conโ€ Cristo come creature nuove dal suo fianco squarciato per amore nelle viscere di misericordia della Chiesa. Eโ€™ camminare sulle sue orme, dove e come Lui ha imparato, ovvero dalle cose che patรฌ.ย Per questo ci invita a โ€œprendere su di noi il suo giogoโ€, la Torah che proprio su di esso Egli ha compiuto. La sua carne accanto alla nostra per abbracciarci e accoglierci sulla Croce che distrugge il peccato e ci rende โ€œmiti e umili di cuoreโ€.

La Croce con la quale ci ammaestra, infatti, ha le nostre misure: รจ adatta a tutte le manifestazioni del nostro orgoglio, parole, progetti, schemi, atteggiamenti, per potarle dolcemente nel suo amore. Se Lui รจ accanto a noi portando il giogo con noi, significa che ogni passo che faremo sarร  immerso nella misericordia e nell’amore.ย La Croce รจ l’unica scuola adatta a noi; ciรฒ che ci umilia e ci sembra assurdo e inaccettabile nella nostra vita รจ l’unico โ€œgiogoโ€ adeguato a noi, per mezzo del quale imparare l’obbedienza, unica porta al vero โ€œriposoโ€. Diversamente saremo sempre assaliti da scrupoli e dubbi. Chi non obbedisce non รจ mai certo di fare la cosa giusta, perchรฉ solo chi obbedisce ama.ย 

Il โ€œsuo giogoโ€ abbassato anche oggi sul nostro collo รจ โ€œleggero e soaveโ€ perchรฉ solo in esso troviamo la nostra realizzazione che รจ compiere la volontร  di Dio, l’unica pace. Abbracciati da Cristo sapremo distendere liberi le nostre braccia per la moglie, il marito, i figli e per ogni uomo.ย Eโ€™ nella nostra vita concreta, infatti, che Gesรน viene a farsi carne. Per questo, lโ€™Avvento ci chiama a offrire il โ€œgiogoโ€ di Gesรน a chi ci รจ accanto, scendendo ovunque si trovi, per adattarlo alle sue misure. A โ€œimparareโ€ da Gesรน nellโ€™intimitร  della comunitร  cristiana per uscire con Lui da noi stessi e donarci allโ€™altro.ย Come il Cireneo porteremo la Croce con Cristo. Forse inconsapevoli, ma aggrappati alla sua Croce; mentre crediamo di portarla scopriremo che รจ proprio essa a portarci alla pace e al riposo.

Commento a cura di don Antonello Iapicca

Qui l’intervista Rai a don Antonello
Busshozan shi ko 31-1
Takamatsu, Kagawa 761-8078
Japan


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Venite a me, voi tutti che siete affaticati.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11, 28-30 ย  In quel tempo, Gesรน disse: ย  ยซVenite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio peso leggeroยป. Parola del Signore

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