Celebriamo oggi la VII e ultima domenica del tempo ordinario, dato che con mercoledรฌ prossimo inizieremo il tempo liturgico della Quaresima in preparazione alla Pasqua. Oggi ascoltiamo la conclusione del Discorso della Montagna, dove Gesรน fa capire che vivere la novitร del vangelo tocca ogni dettaglio della vita. Abbiamo meditato sul testo delle beatitudini, quindi sullโessere sale e luce del mondo, del saper vivere la legge per amore e non per esibizionismo. Oggi siamo invitati a vivere, con ancora piรน decisione, il paradosso del vangelo che รจ paradosso dellโamore.
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Il testo viene preparato dalla prima lettura, tratta dal libro del Levitico, nel quale leggiamo: โSiate santi, perchรฉ io ilย Signore, vostro Dio, sono santoโ. Quanto Gesรน ci chiede nel vangelo, fino allโamore dei nemici, non รจ un atto volontaristico, ma รจ risposta a un Amore, quello del Signore, che ci ha amati per primo (cfr 1Gv 15,9-17). Siamo invitati aย diventare โsantiโ, โperfettiโ perchรฉ Dio รจ santo, รจ perfetto e ci chiama ad esserlo anche noi.ย vv. 38-48 : โAvete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio;ย anzi, se uno ti dร uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale eย toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41E se uno ti costringerร ad accompagnarlo per un miglio, tu con luiย fanne due. 42Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.ย
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. 44Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45affinchรฉ siate figli del Padre vostro che รจ nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricom pensa ne avete? Non fanno cosรฌ anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno cosรฌ anche i pagani? 48Voi, dunque, siate perfetti come รจ perfetto il Padre vostro celeste. Il testo del vangelo ci presenta la โrivoluzioneโ, il paradosso del cristianesimo, dove Gesรน mostra che la vera via della giustizia รจ la legge dellโamore, capace di superare quella del taglione, cioรจ โOcchio per occhio, dente per denteโ. In fatti, nellโAntico testamento vigeva la regola di infliggere ai trasgressori la stessa pena inflitta: la morte a chi aveva ucciso, amputazione a chi aveva ferito qualcuno, e cosรฌ via. Tanto hai fatto, tanti ricevi.
Gesรน non chiede di subire il male, di restare succubi. Chiede di reagire, ma di farlo in modo nuovo, rispondendo al male con il bene. Questo รจ lโunico modo che spezza la catena del male. Una logica illogica, secondo la mentalitร del mondo di ieri e di oggi, ma solo questa saprร riempire di bene quellโabisso di vuoto che รจ il male. La vendetta, fa capire Gesรน, non รจ giustizia. Eโ vendetta, punto.
Questa logica porterร a sostenere che รจ giusto anche โAmare i nemici e pregare per quanti perseguitanoโ (v 44).ย Anche qui, non si tratta di subire, ma di mostrare che cโรจ una prospettiva diversa attraverso la quale guardare alla vita, ย ed รจ la prospettiva del Padre celeste, che ยซfa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugliย ingiustiยป (v. 45). Anche il nemico, infatti, รจ una persona umana, creata come tale a immagine di Dio, sebbene al presente questa immagine sia offuscata da una condotta indegna. Senza dimenticare che il primo nemico si annida sempre nel nostro cuore e che spesso entra in conflitto con lโimpegno di bene che vorremo manifestare (cfr Rm 7,14ss).ย Proprio per il fatto che siamo divisi in noi stessi e continuamente in combattimento, รจ importante tenere fisso loย sguardo in Chi puรฒ aiutarci a corrispondere a quanto il nostro cuore desidera: โTutto posso in colui che mi dร la forzaโย (2Cor 12,9-10). In fondo non รจ in virtรน delle nostre forze o capacitร , ma solo in virtรน dellโaiuto di Dio che possiamoย corrispondere a quanto il Padre attende da noi, diventare โperfetti comโรจ perfetto il Padre vostro celesteโ.
Potremmoย dire che non amiamo perchรฉ dobbiamo obbedire, ma obbediamo perchรฉ amiamo Dio. In quel termine โperfettiโ nonย si indica chi non ha difetti, chi fa tutto in modo perfettino, quanto divenire integri, completi, coerenti. Se ripensiamoย ai testi di queste ultime domeniche, saremo discepoli nella misura in cui vivremo la vita con amore, facendo ogni cosaย con amore. Saremo discepoli se impareremo a non essere parziali nelle nostre relazioni, a cominciare con noi stessi. Ilย processo di unitร di vita รจ proprio questo: vivere in maniera integra, liberi, coerenti interiormente, animati dallโamoreย di un Dio che si รจ fatto โin quattroโ per noi e che ci invita a fare altrettanto non per โdovereโ ma per โamoreโ. Diventareย perfetti, nella logica evangelica, รจ quindi vivere come Gesรน, donando se stessi, senza calcoli e interessi, senza torna conto, senza timore di perdere. Potremmo dire che la perfezione cristiana trova la sua sintesi e la sua radice ultimaย nellโespressione che Gesรน pronuncia nel suo discorso dโaddio: โIo in loro e tu in me, perchรฉ siano perfetti nellโunitร e ilย mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato meโ (Gv 17,23). Una proposta che non nasceย da leggi esterne, ma dallโesigenza del cuore, da chi sa di essere stato amato e ora desidera fare altrettanto. Rispondere.ย
Abbiamo iniziato il nostro cammino contemplando il Bimbo adagiato su una mangiatoia; come i pastori e i magi, lo abbiamo adorato e da lรฌ siamo partiti pieni di gioia per narrare quanto Dio ci ha ama ed รจ disposto a fare per noi: farsi Bambino, farsi Uomo, pur di portarci a Casa sua, in paradiso. Immersi in questo Amore (Battesimo, 8 gennaio), ci siamo messi dietro a Gesรน per lasciarci educare dalla sua proposta di vita: abbiamo compreso che Egli รจ lโAgnello di Dio che toglie il peccato del mondo, il solo che sa dare al cuore ciรฒ che il cuore attende (II domenica, 15 gennaio); Colui che passa lungo le rive della vita, invitandoci a seguirLo e a convertirci, imparando a guardare alla vita da un altro punto di vista (III domenica, 22 gennaio). La traccia per questo cammino รจ il vangelo delle beatitudini (IV domenica, 29 gennaio), capaci a dare sapore e luce nuova alle opere di tutti i giorni (V domenica, 5 febbraio). Un vivere nuovo che non significa gettare via ogni cosa del passato, ma saper andare oltre lo sterile legalismo, sapendo mettere cuore amore in ogni cosa che si fa (VI domenica, 12 febbraio), fino al paradosso piรน grande, quello di amare i nemici (VII domenica, 19 febbraio).
Un progetto non semplice, eppure lโunica strada per diventare perfetti comโรจ perfetto il Padre del cielo. Il tempo della Quaresima che ci apprestiamo a vivere ci aiuterร a fare il punto, a mettere ordine nella nostra vita interiore per meglio corrispondere alle attese che Dio ha su ciascuno di noi, che in fondo sono le stesse attese che ha il cuore di ciascuno di noi nella sua profonditร .
Leggi qui la preghiera per questa domenica.
Il commento al Vangelo di domenica 19 febbraio 2023 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.



