Si avvicinano al rabbรฌ i due ciechi. Lo seguono fino in casa, avanzano a tentoni, osano, credono, sperano. Non hanno nulla da perdere, sanno che in lui abita una potenza che guarisce, che risana, che scuote, che rinnova, che cambia.
E il Signore li guarisce secondo la loro fede, perchรฉ credono che egli possa guarire. Siamo afflitti da molte cecitร : fatichiamo a vedere la presenza del Signore nella nostra vita, fatichiamo a vedere la sua presenza nella Storia, fatichiamo a vedere con correttezza le situazioni, fatichiamo a vedere il fratello povero accanto a noi.
Rischiamo davvero di cadere in uno stato di buio perenne cui ci abituiamo, chiusi in noi stessi, impauriti dalle situazioni, vittime delle nostre paure.
Andiamo nella casa del Signore, seguiamolo, cerchiamolo, sappiamo dove abita. Io credo che il Maestro Gesรน sia lโunico che mi possa guarire nel profondo e darmi una luce nuova sulle cose e su Dio.
FONTE: Diario di Avvento (Alumera)
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