Il commento alle letture del 9 Dicembre 2018 a cura del sito Dehoniane.
II settimana di Avvento – I settimana del salterio
Pieno deserto
Il cammino di Avvento si รจ aperto con un invito a ritrovare le promesse di bene disseminate con sapienza da Dio nel cuore della nostra umanitร e dentro il mosaico della storia. Per orientare la nostra vita e la nostra preghiera verso questo orizzonte di speranza, la parola di Dio in questa domenica ci costringe a uscire fuori dai soliti recinti, ponendoci a confronto con il deserto, luogo simbolico di morte e di rinascita, necessario per giungere alla promessa della terra.
Lo sguardo trasognato di Baruc sulla condizione di Gerusalemme รจ una parola di grande consolazione, eppure difficile da ascoltare per un popolo in esilio, continuamente tentato di scivolare nellโinganno della tristezza e nella trappolaย dellaย rassegnazione: ยซDeponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dellโafflizioย ne, rivรจstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre. Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul tuo capo il diadema di gloria dellโEterno, perchรฉ Dio mostrerร il tuo splendore a ogni creatura sotto il cieloยป (Bar 5,1-3). Talvolta, le parole con cui il Signore Dio cerca di rifondare la speranza verso un futuro ricco di nuove opportunitร appaiono impossibili da credere, non tanto per una mancanza di fiducia nei suoi confronti, quanto per la presenza di contraddizioni e sofferenze cosรฌ prolungate da non saper piรน nemmeno immaginare qualcosa di diverso rispetto a quello che la realtร continua a porgere. Eppure, talvolta รจ sufficiente cambiare il punto prospettico da cui guardare le cose per ritrovare, subito, un filo di viva speranza. Volendo documentare la preparazione della venuta del Signore, lโevangelista Luca cerca di inquadrare la storia della salvezza restando indifferente ai potenti che sembrano segnarne il corso e lo sviluppo: ยซNellโanno quindicesimo dellโimpero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrร rca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrร rca dellโIturรจaย ย e della Traconรฌtide, e Lisร nia tetrร rca dellโAbilรจne, sotto i sommi sacerdoti Anna e Cร ifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarรฌa, nel desertoยป (Lc 3,1-2).
La parola di Dio non si offre allโascolto di nessun personaggio politico di spicco, ma a un uomo che ha scelto di abitare con tutto il cuore e con tutto se stesso il deserto, lโunico posto dove รจ possibile gridare sia la povertร che abita la storia umana, siaย ย ย ย il desiderio che la fedeltร di Dio possa tornare a visitarla e a benedirla. Giovanni non annuncia particolari novitร . Ripete, con la sua voce e con la sua stessa vita, la parola con cui Isaia annunciava al popolo in esilio la possibilitร di fare ritorno alla terra promessa: ยซPreparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!ยป (3,4). Attendere la venuta del Signore significa essere disposti a mettere in discussione potenzialmente ogni cosa: non solo ciรฒ che รจ in disordine, ma persino la nostra pretesa di paceย e di sicurezza. I sentieri da raddrizzare non sono solo quelli delle cattive abitudini, ma anche quelli delle inutili aspettative che ci impediscono di restare, nel deserto della nostra storia personale, ricettivi e disponibili al passaggio di un Dio sempre diverso da ogni nostra attesa: ยซOgni burrone sarร riempito, ogni monte e ogni colle sarร abbassatoยป (3,5).
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Per accogliere questa profezia dobbiamo smettere di credere al nostro cuore quando si scoraggia, imparare a ignorarlo quandoย si esalta inutilmente, soprattutto avere il coraggio e la luciditร ย ย di abbandonare quelle strade difficili e complicate che non ci portano da nessuna parte, perchรฉ nascono dalla nostra pauraย ย ย di essere soli e abbandonati. LโAvvento ci chiede di saper uscire dalle nostre delusioni e riprendere il cammino verso la venuta del Signore con un ยซvivo desiderioยป (Fil 1,8), consapevoli che la sua ยซsalvezzaยป (Lc 3,6) non potrร mai giungere nรฉ come un meritoย nรฉ come una conquista, ma solo come un dono da accogliere a piene mani e in pieno deserto.
Vieni, Signore Gesรน, a donarci il coraggio di attraversare il pieno deserto della nostra vita, di lasciarci rivestire dalla tua gioia che possiamo imparare a scegliere. Faโ che non ci rassegniamo al pieno deserto, ma che vi riconosciamo il nostro bisogno di vita piena, che tu desideri solo donarci proprio lรฌ, dove niente รจ piรน in ordine e tutto รจ mancante. Maranathร !
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
II DOMENICA DI AVVENTO โ ANNO C
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- Colore liturgico: Viola
- Bar 5, 1-9; Sal.125; Fil 1, 4-6.8-11; Lc 3, 1-6
Lc 3, 1-6
Dal Vangelo secondo Luca
1Nellโanno quindicesimo dellโimpero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dellโIturea e della Traconรฌtide, e Lisร nia tetrarca dellโAbilene, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4comโรจ scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! 5Ogni burrone sarร riempito, ogni monte e ogni colle sarร abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. 6Ogni uomo vedrร la salvezza di Dio!
- 09 – 15 Dicembre 2018
- Tempo di Avventoย II
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo C
- Anno: III
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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