โ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โย Mc 12,13-17
La benevolenza tende a comprendere lโintenzione buona dellโaltro, specie quando la sua vita complessiva la testimonia. Motivazioni malevole invece cercano di cogliere il male e magari di dimostrarlo anche dove non cโรจ. La varia negativitร porta a vedere nellโaltro quello che in realtร si sta vivendo nella propria esistenza. Farisei ed erodiani avevano il denaro, Gesรน no.
Ma in questo brano emerge soprattutto la sapienza miracolosa di Gesรน che orienta verso un discernimento spirituale e umano concreto, equilibrato, al punto che anche oggi la stessa Chiesa scopre di poter attingere sempre meglio al Gesรน dei vangeli.
Pensiamo al problema decisivo della scuola negli ultimi cento anni. Prima si รจ voluta trasmettere la fede a tutti. Poi, compresa la necessitร di rispettare la libera ricerca dei non cristiani, si รจ accettato il falso neutralismo razionalista, dove per rispettare la visione di ciascuno non si รจ aiutati a crescere in una personale libera identitร spirituale, filosofica. La cultura ridotta a ragionamenti astratti, apparentemente neutri, svuota le persone. Poi, cercando di uscire dai ragionamenti astratti, si รจ talora cercato di fare incontrare gli studenti nello scambio concreto tra loro, nellโaccoglienza delle visuali di ciascuno. Ma lo scambio senza il distinto e previo momento della formazione nella identitร liberamente cercata diventa una nuova forma di svuotante omologazione.
Invece la formazione identitaria aiuta a maturare nei riferimenti profondi e lโaltro, distinto, momento dello scambio aiuta a cercare di uscire dalle astrazioni, dallโidentitร ideologica, perchรฉ orienta a prendere da ciascuno lโautenticamente umano. Gesรน aiuta ad unire e distinguere i piani della vita, a non considerarne solo alcuni, a non confonderliโฆ
Un uomo, che noi cristiani crediamo anche Dio, vissuto 2000 anni orsono ancora ci รจ avantiโฆ
Fonte: il blog di don Giampaolo Centofanti



