d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 26 Maggio 2023

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โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โœย Gv 21,15-19

Qui si manifesta il cuore di Gesรน verso ciascuno di noi e dunque la via della maturazione del cuore del pastore. La prima cosa รจ crescere nellโ€™amore di Gesรน stesso, metterlo sempre piรน al primo posto perchรฉ il pastore viva nel cuore di Cristo. Un cammino dove dal voler bene si รจ portati verso lโ€™amore sponsale con Dio.

La domanda ripetuta di Gesรน รจ segno di questo colloquio di unโ€™intera vita, un colloquio non fatto di saggi consigli ma di grazia donata da Gesรน stesso.

Cosรฌ osserviamo il bisogno di crescere di Pietro, anche nella fiducia che Gesรน gli dica parole dโ€™amore, di grazia e non di controllo o sfiducia.
Il Signore si riferisce per prima cosa, nel testo greco le sfumature di colgono meglio, ai suoi agnellini, circa i quali chiede a Pietro solo di nutrirli. รˆ come lโ€™amore della mamma per il neonato, che puรฒ solo essere amato, senza chiedergli nulla. Poi gli chiede di guidare al pascolo le sue pecore, poi la terza volta parla anche del nutrirle. E sempre parla dei suoi, di Gesรน, agnellini, delle sue, di Gesรน, pecore.

Poi torna sulla sequela di Pietro. Da giovane andava dove voleva ma da anziano nella fede sarร  condotto dove non vuole. Si riferisce al martirio di Pietro ma piรน in profonditร  alla ricerca intensa della volontร  di Dio che sola mette sulla via di un autentico amore anche per le pecorelle.

I termini usati sono neoteros, piรน giovane, e gerasko, diventare vecchio. Ma รจ sottinteso il termine presbuteros, piรน anziano. Quasi ad indicare che anziano non diventa in un cammino solo il prete (abbreviazione di presbitero) ma ogni cristiano che vive nella propria specifica crescita vocazionale e dunque nel proprio adeguato modo le stesse cose chieste a Pietro.

Fonte: il blog di don Giampaolo Centofanti