d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 25 Marzo 2020 – Lc 1, 26-38

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Il Signore manda angeli. Lโ€™uomo puรฒ fare giร  difficoltร  a credere in Dio. Figuriamoci a creature comunque limitate. Ma proprio per questo il Padre sceglie cosรฌ. Ad una creatura si puรฒ anche prestare meno ascolto. Dio si fa vicino in vario modo, con delicatezza. Lโ€™angelo comunque in questo caso con gioia puรฒ dire per prima cosa a Maria di rallegrarsi, piena di grazia. Anche nella versione italiana si sente lโ€™assonanza di parole: รจ tutto gioia, grazia, amore, fiducia.

Maria รจ totalmente malleabile, non ha punti deboli che non si possono toccare altrimenti risponde picche. Zaccaria รจ chiuso nelle sue abitudini calcificate e obietta persino ad unโ€™apparizione. Importante tenere presente queste possibili nostre false strutturazioni per non chiudere definitivamente il cuore se viene il momento che Dio, per grazia, ce le vuole far riconoscere. Ci sono persone che vivono un cammino per vari aspetti profondo ma lโ€™umanitร  autentica resta in certi punti nascosta e irraggiungibile.

Se emerge puรฒ crollare tutto. Zaccaria attraversa una simile crisi, scopre il suo cuore spento, svuotato, ammutolito. Un cuore con i propri limiti ma alla fine sincero, che dunque puรฒ perรฒ poi riaprisi a nuovi orizzonti. Lโ€™allontanarsi dellโ€™angelo mostra la bellezza, la grazia, di certe esperienze nello Spirito e anche il loro essere seme. Dio ci conceda di restare aperti in tali eventuali passaggi decisivi della nostra vita, di cercare di non opporre troppe resistenze. Di non fare troppi capricci ritardando il nostro cammino e magari quello di altri intorno a noi.

Comunque anche Zaccaria, gli apostoli, hanno resistito e poi Dio li ha aiutati ad oltrepassare lโ€™ostacolo.

Il colore del cielo

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Di rosa e di rossi รจ fatto questo tuo canto
che spera in un cielo che ancora non รจ.
La fragile foglia dellโ€™eucalipto rinfresca lโ€™aria
di un fremito verde al soffio di un tempo
che perรฒ non viene. Nel folto del bosco filtra
una luce che prima non cโ€™era e ti scopri
ancora mancante, tu mancante, allโ€™appuntamento.

Lunedรฌ dellโ€™angelo

Le mille ferite che il tempo mโ€™ha fatto
si quietano in un barbaglio di luce,
nel mormorio delle cose
che culla il mio dormire.
Ora riposo, e lavora la vita
e tutto รจ una fitta di dolore
e una canzone dolce.

Poesiola tratta da Piccolo magnificat, un canto di tanti canti (poesie che un prete ha sentito cantare, inavvertitamente, dalla vita, dalla sua gente): https://gpcentofanti.wordpress.com/2015/07/02/piccolo-magnificat-5/

A cura di don Giampaolo Centofanti su il suo blog


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