d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 24 Marzo 2020 – Gv 5, 1-16

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Non il dovere potrร  aprirci il cuore. Lo Spirito manifestandosi ci conduce verso lโ€™intuizione che Gesรน risponde ai nostri bisogni. Non riuscirรฒ a lungo a โ€œfare il bravoโ€, รจ la ricerca di risposte vitali che mi potrร  muovere sempre piรน. Gesรน qui non chiede nemmeno la fede al paralitico. Cominciare a guarire il suo cuore nel suo caso non vuol dire aprirlo alla fiducia nellโ€™amore onnipotente di Dio.

Quellโ€™uomo ha bisogno prima di tutto di essere amato e aiutato senza condizioni, dopo trentotto anni di cinica indifferenza attorno a lui. Di Gesรน sa soltanto che รจ quellโ€™uomo che lo ha guarito. Un essere umano lo ha amato, aiutato. Un altro esempio. Una persona stressata si sente in colpa per i suoi eccessivi nervosismi e si vorrebbe impegnare a dominarli. Ma il punto principale sul quale Dio puรฒ aiutarla รจ di infonderle comprensione per sรฉ stessa, per la sua condizione che la rende involontariamente piรน irosa del solito.

E di aiutarla a trovare risposte nuove, umane, al suo specifico stato dโ€™ansia. Solo dopo, quando il sanato va nel Tempio, Gesรน gli rivela il proprio nome ma ancora non lo porta alla fede in Lui. Solo gli dice di non peccare piรน, perchรฉ non gli accada qualcosa di peggio. Non vi รจ una relazione meccanica tra peccato e malattia ma il peccato in mille modi ostacola il fiorire della vita in ogni suo aspetto.

Tutte le ferite ricevute hanno indurito profondamente il cuore di quella persona. Gesรน ha, come visto, profonda compassione, non pretende una apertura di cuore totale e immediata. Il camminare con la barella, poi, indica proprio questa guarigione graduale. Ma Cristo anche fa capire al guarito che non scegliere il bene quando la grazia lo consente a lungo andare spegne. Gesรน dal canto suo sa che sta donando la vita per quellโ€™uomo, compiendo il miracolo di sabato. Nonostante ciรฒ quellโ€™uomo scarica tutta lโ€™indifferenza subita su Gesรน andando a riferire lโ€™accaduto ai Giudei.

Guarire in profonditร  รจ un cammino graduale.

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Un canto dโ€™estate

Cโ€™รจ una stella nel cielo e piรน sotto la luce di un lampione,
la segnaletica stradale di questa viuzza di paese
unta e bisunta che porta al mare dโ€™estate. E lโ€™unto e
bisunto fa ricordare del male che cโ€™รจ, forse ignaro
dโ€™essere male, ma che unge e bisunge anche il bel litorale.
Quello perรฒ non lascia di principiare a portare,
anzi rovescia, un cielo di stelle come lampare nel mare
ed un mare che brilla come un cielo vicinoโ€ฆ

Poesiola tratta da Piccolo magnificat, un canto di tanti canti (poesie che un prete ha sentito cantare, inavvertitamente, dalla vita, dalla sua gente): https://gpcentofanti.wordpress.com/2015/07/02/piccolo-magnificat-5/

A cura di don Giampaolo Centofanti su il suo blog


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