Gesรน dialoga con amore e comprensione con Nicodemo. Non si risente e anzi comprende il senso buono, forse in difficoltร , della sua ironia. Non abbocca alla tentazione della risposta che mette a posto o ridicolizza il ridicolizzatore.
La chiave di Gesรน รจ lโamore e infatti Nicodemo trae beneficio da questa accoglienza serena. Si apre con cuore semplice e umile e mostra la difficoltร di quellโepoca: le logiche dโapparato avevano reso la religione un codice burocratico, il respiro, la libertร , dello Spirito erano ignote.
ร davvero interessante dunque osservare che Gesรน non affronta subito specifiche questioni teologiche e di fede. Invece va al nucleo generatore: passare dagli intellettualismi legalistici al cuore nella luce. In questo rinnovato vissuto cammino di fondo si potrร accogliere sempre piรน la rivelazione di Gesรน.
Ma questo passaggio lo puรฒ compiere in noi solo lโamore di Gesรน che dร la vita per noi. Non sono teorie filosofiche.
Il katechon (2 Tess 2)
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La fiaccola del vero contro la manipolazione viene dal cielo e viene dallโumano.La tecnica da sola scinde, frantuma, omologa, il semplice cuore. Lโuomo diventa automa, servo di pochi signori del denaro, caricato a molla. Va verso il crollo di tutto e non si ferma se il cuore non lo sveglia. Sarร il disastro a destarlo, se poi qualcuno resta? O accoglierร la luce nella coscienza, piccola, semplice, serena, umana?
Poesiola tratta da Piccolo magnificat, un canto di tanti canti (poesie che un prete ha sentito cantare, inavvertitamente, dalla vita, dalla sua gente).
A cura di don Giampaolo Centofanti su il suo blog
