d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 17 Maggio 2023

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โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo di: โœย Gvย 16,12-15

Una tendenza dellโ€™uomo, delle varie congregazioni umane, anche religiose, puรฒ essere quella di strutturarsi alfine staticamente. Gesรน invece parla di seme che cresce allโ€™infinito, di lasciarsi portare sempre oltre, spiritualmente e umanamente, tornando sempre piรน profondamente a lui, al vangelo, nello Spirito, nella Chiesa e con lโ€™aiuto, in Cristo, in vario modo di ogni persona, di ogni cosa.

La strutturazione statica rallenta, ostacola, il cammino di continua conversione, e puรฒ giungere a soffocarlo. Si puรฒ ritenere di continuare a vivere la conversione ma in realtร  ci si puรฒ stare strutturando, per lโ€™educazione che riceviamo da secoli, in tante convinzioni statiche nelle quali non entra piรน al vivo lo Spirito perchรฉ si danno per scontate credenze, criteri di discernimento, criteri operativi, che invece possono vedersi in modo sempre nuovo.

Oppure per porre un altro esempio possono darsi strutturazioni dovute a difese, a reazioni, psicologiche ataviche, inconsapevoli ma che bloccano certe piste di crescita. Cosรฌ puรฒ venire il momento che la crescita avvenuta sotto altri aspetti non trova piรน nuove strade di sviluppo.

Il punto dunque รจ non dare per scontato il vangelo, non dare per scontate le scritture. Gesรน manifestรฒ letture fulminanti di esse, come quando osservรฒ che della Trinitร  giร  si era parlato nei salmi: โ€œHa detto il Signore al mio Signoreโ€. Ma siccome la fede era in un Dio uno non si era fatto assolutamente caso a questa frase che evidenzia un Dio uno ma non mono.

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Nel commento al vangelo di lunedรฌ e piรน diffusamente nei miei scritti accenno ad alcuni esempi. Qui presento uno spunto sulla comunione eucaristica. Si parla di chi puรฒ ricevere la comunione e di chi non puรฒ riceverla. Ma ci si chiede prima di tutto se e come nei vangeli Gesรน ha dato la comunione a qualcuno?

Per questo Gesรน dice che lo Spirito annuncerร  le cose future, le cose, dice il testo, che stanno venendo. Il miracolo di Cristo vissuto 2000 anni orsono eppure avanti a noi e che sempre piรน si rivela riportandoci sempre piรน profondamente alla sua vita terrena narrata dai vangeli.

Giovanni nella sua prima lettera afferma che Dio รจ piรน grande del nostro cuore. Anche dunque di tutta la Chiesa. Il suo amore รจ cosรฌ bello, liberante, rasserenante, vivificante, che non finiremo mai di scoprirlo.

Fonte: il blog di don Giampaolo Centofanti


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