d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 16 Luglio 2020

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Noi siamo creature, figli. Tendiamo ad un padre, a dei riferimenti. Finchรฉ non รจ Dio si tratterร  in vario modo di un padre padrone. Solo il giogo di Gesรน col suo amore delicato puรฒ aprire il nostro cuore alla vita e condurla gradualmente in un cammino verso la serenitร , la gioia.

Siamo stanchi e oppressi dai molti carichi fasulli che confondono, appesantiscono, inutilmente la nostra vita. Gesรน ci porta per una strada sempre piรน semplice e leggera.

Piccoli, creature, che semplicemente cercano di corrispondere a quel seme di grazia che via via, accolto, matura in noi. Non dobbiamo fare tutto subito, in un perfezionismo astratto da energumeni. Passiamo dal moralismo del fare alla grazia della fede in Gesรน. Cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio? Domandano le folle a Gesรน.

Questa รจ lโ€™opera di Dio (prima e piรน che degli uomini. NdR), Egli risponde: credere in colui che il Padre ha mandato (cfr Gv 6).


A cura di don Giampaolo Centofanti nel suo blog.

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