Contemplare il Vangelo di oggi – 8 Settembre 2019

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Vangelo di oggi

XXIII Domenica (C) del Tempo Ordinario

Commento: Rev. D. Joaquim MESEGUER Garcรญa (Rubรญ, Barcelona, Spagna)

ยซChiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepoloยป

Oggi, Gesรน ci mostra il luogo per essere occupato dagli altri nella nostra gerarchia dell’amore e ci parla del seguimento che deve caratterizzare la vita cristiana, un percorso che passa attraverso varie fasi e nel quale accompagniamo con la nostra croce Gesรน Cristo: ยซColui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepoloยป (Lc 14,27).

Entra Gesรน in conflitto con la legge di Dio, che ci comanda di onorare i nostri genitori ed amare il prossimo, quando dice: ยซSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepoloยป (Luca 14:26)? Naturalmente no. Gesรน ha detto che Egli non รจ venuto per abolire la Legge, ma per portarla a compimento, perciรฒ dร  la giusta interpretazione. Richiedendo un’amore incondizionato proprio da Dio stesso, dichiara che Egli รจ Dio, che noi dobbiamo amarlo sopra ogni cosa e tutto ordinarlo nel suo amore. Nell’amore di Dio, che ci porta a consegnarci con fiducia a Gesรน Cristo, ameremo il prossimo con un amore sincero e giusto. Sant’Agostino dice: ยซEcco che ti trascina il desiderio per la veritร  di Dio e di percipire la sua volontร  nelle Scritture Sacreยป.

La vita cristiana รจ un viaggio continuo con Gesรน. Oggi, molti sono attirati, in teoria, ad essere cristiani, ma in realtร  non viaggiano con Gesรน, restano nel punto di partenza e nemmeno cominciano il cammino, o abbandonano appena cominciano, o imprendono un altro viaggio con altri compagni. Il bagaglio per camminare in questa vita con Gesรน รจ la croce, ciascuno la sua, ma insieme alla quota di dolore che ci colpisce a noi, seguaci di Cristo, si aggiunge anche la consolazione con la quale Dio conforta i suoi testimoni in qualsiasi classe di prova. Dio รจ la nostra speranza ed in Egli vi รจ la sorgente della vita.

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Fonte

Letture della
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Chi puรฒ immaginare che cosa vuole il Signore?

Dal libro della Sapienza
Sap 9, 13-18
ย 

Quale uomo puรฒ conoscere il volere di Dio?
Chi puรฒ immaginare che cosa vuole il Signore?
ย 
I ragionamenti dei mortali sono timidi
e incerte le nostre riflessioni,
perchรฉ un corpo corruttibile appesantisce lโ€™anima
e la tenda dโ€™argilla opprime una mente piena di preoccupazioni.
ย 
A stento immaginiamo le cose della terra,
scopriamo con fatica quelle a portata di mano;
ma chi ha investigato le cose del cielo?
ย 
Chi avrebbe conosciuto il tuo volere,
se tu non gli avessi dato la sapienza
e dallโ€™alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?
ย 
Cosรฌ vennero raddrizzati i sentieri di chi รจ sulla terra;
gli uomini furono istruiti in ciรฒ che ti รจ gradito
e furono salvati per mezzo della sapienza

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 89 (90)

R. Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.Tu fai ritornare lโ€™uomo in polvere,
quando dici: ยซRitornate, figli dellโ€™uomoยป.
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che รจ passato,
come un turno di veglia nella notte. R.
ย 
Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come lโ€™erba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera รจ falciata e secca. R.
ย 
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietร  dei tuoi servi! R.
ย 
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi lโ€™opera delle nostre mani,
lโ€™opera delle nostre mani rendi salda. R.

Seconda Lettura

Accoglilo non piรน come schiavo, ma come fratello carissimo.

Dalla lettera a Filรจmone
Fm 9b-10.12-17

ย 
Carissimo, ti esorto, io, Paolo, cosรฌ come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesรน. Ti prego per Onรจsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene. Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.
ย 
Avrei voluto tenerlo con me perchรฉ mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perchรฉ il bene che fai non sia forzato, ma volontario.
ย 
Per questo forse รจ stato separato da te per un momento: perchรฉ tu lo riavessi per sempre; non piรน perรฒ come schiavo, ma molto piรน che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora piรน per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore.
Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso.

Parola di Dio

Vangelo

Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepolo.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14, 25-33

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesรน. Egli si voltรฒ e disse loro:
ยซSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non รจ in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: โ€œCostui ha iniziato a costruire, ma non รจ stato capace di finire il lavoroโ€.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puรฒ affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre lโ€™altro รจ ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Cosรฌ chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepoloยป.

Parola del Signore

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