Commento alle letture di domenica 4 marzo 2018 – Missio Ragazzi

497

Il commento al Vangelo di domenica 4 marzo 2018 a cura dei Missio Ragazzi.

Un po’ insolito si presenta Gesù oggi ai nostri occhi … Si direbbe parecchio arrabbiato … Il Suo è comunque uno sguardo d’Amore. Come quello di un Genitore che rimprovera i propri “bambini” perché non si comportano bene. Questi “bambini” pensano che le cose importanti nella vita siano il denaro e il possedere molti “giocattoli”.

Ci pensano talmente tanto che dimenticano di avere del tempo per stare con il loro Genitore in chiesa, anzi portano il denaro e gli oggetti, portano tutto all’interno del tempio, tutto, tranne il loro cuore. Pensano che non sia importante portare il loro cuore, che sia importante solo il loro interesse. Anzi la loro sete di ricchezza li spinge a creare un commercio per fare soldi. Anche le offerte a Dio che al tempo di Gesù erano rappresentati dagli animali che venivano offerti (colombe, pecore, ecc.) sono uno strumento per rendere omaggio non a Dio nostro Creatore, ma ad un altro dio, che divora il cuore dell’uomo, il dio denaro.

[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]

A volte sapete che i genitori ci sgridano in modo più deciso, si arrabbiano come Gesù nel Vangelo di oggi. Lui sa che quando una persona pensa solo ai soldi e ad avere le cose, alla lunga non sarà mai felice, ma vorrà sempre di più, soffrirà e farà soffrire gli altri. Gesù sa che la ricchezza non dà la felicità: solo l’Amore riempie la vita di una persona, solo il silenzio ci riempie di Dio. E, come dirà più avanti il Vangelo di Giovanni, “Dio è Amore”. Ma com’è bello quando dopo averci sgridato i genitori tornano ad abbracciarci! Quella sensazione sulla schiena, quel senso di benessere, quel sorriso che viene spontaneo sul nostro viso …

Eh sì, quelle si che sono momenti che ci ricorderemo sempre per tutta la vita! Ma come un genitore conosce il carattere del proprio figlio, anche Gesù ci conosce e ci ama con tutti i nostri difetti, così come siamo: è per questo che nel Vangelo di oggi continua a compiere segni e prodigi, e, pur conoscendo profondamente il nostro cuore e i nostri limiti, continua a essere coerente e a fare il bene. Ancora oggi ci sono persone che, come i giudei al tempo di Gesù, chiedono dei segni, delle prove, cose che si possono toccare, oggetti …

Gli chiedono “quale segno fai per parlare così?” Gesù risponde che il segno più grande è l’Amore di Dio che si offre attraverso il sacrificio sulla croce e la vittoria della morte con la Resurrezione. Il Tempio non sarà più solo un luogo, qualcosa che si tocca, che si possiede, ma sarà Dio stesso che come un genitore abbraccia chiunque gli apre il cuore..

CHIARA CANTONE DIOCESI DI CATANIA


SCARICA L’IMMAGINA DA COLORARE

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Terza Domenica di Quaresima – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 4 Marzo 2018 anche qui.

Gv 2, 13-25
Dal Vangelo secondo Giovanni
13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà. 18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. 23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 04 – 10 Marzo 2018
  • Tempo di Quaresima III
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO