Commento alle letture di domenica 25 giugno 2017 – don Enzo Pacini

- Pubblicitร  -

Il commento alle letture di domenica 18 giugno 2017 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.

Il cristiano non puรฒ cedere alla paura

don Enzo Pacini

Riprende da questa domenica il calendario festivo del tempo ordinario, proseguendo con la lettura del Vangelo di Matteo che ci accompagna in questโ€™anno liturgico (Mt 10, 26-33). Le letture di questa liturgia ci parlano di un tema nei confronti del quale siamo oggi particolarmente sensibili, ovvero quello della crisi. Crisi principalmente economica, quella che forse preoccupa maggiormente, ma anche crisi della politica, dei valori, della vita comune. Crisi che viene spesso associata in modo automatico allโ€™idea di decadenza, di blocco e impossibilitร  di andare avanti.

Eppure il vangelo ci parla di una crisi che รจ quasi la dimensione naturale della vita cristiana. Forse lโ€™evangelista pensava alle difficoltร  incontrate dalla comunitร  allโ€™inizio del suo cammino, ma questa parola ha valore anche per noi. Per molte volte risuona lโ€™invito di Cristo: ยซnon temete… non temete…ยป quasi a ribadire che la vita cristiana, la testimonianza evangelica non necessita di alcuna ยซzona francaยป o condizioni particolarmente favorevoli. Il brano di oggi รจ addirittura incastonato in due affermazioni simili che fanno, prima e dopo, da cornice a questโ€™invito: ยซIl fratello darร  a morte il fratello e il padre il figlio…ยป(Mt 10,21) e ยซsono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre…ยป (Mt 10,35). La difficoltร  incontrata nei rapporti con i propri familiari riprende e amplifica lโ€™esperienza di Geremia, ostacolato e perseguitatoย  dagli amici, come nota esplicitamente il testo (Ger 20,10-13; 1aย  lettura).

Verrebbe da citare il proverbio: ยซdagli amici mi guardi Iddio…ยป , eppure si tratta di una situazione nella quale il profeta viene messo da Dio stesso e che provoca la sua amara reazione: ยซmaledetto il giorno in cui nacqui…ยป (Ger 20, 14) ma anche una delle espressioni di piรน belle e intense di tutta la Bibbia ยซmi hai sedotto, Signore e io mi sono lasciato sedurre…ยป(Ger 20,7).

- Pubblicitร  -

[ads2]Tutto questo credo che abbia qualcosa da dire sul modo di intendere la presenza della comunitร  cristiana nel mondo e il compito della testimonianza a lei affidato dal Signore. Possiamo augurarci di trovare le condizioni piรน favorevoli per lโ€™adempimento di questo compito ma non stupirci di difficoltร  e opposizioni incontrate, per non cadere in una visione borghese e perbenista del cristianesimo, o,ย  peggio,ย  nel lamento elevato a sistema. รˆ molto facile, infatti, fare piazza pulita dei propri valori fondantiย  in nome della crisi che si teme o dellโ€™emergenza che occorre fronteggiare: anche personaggi autorevoli hanno recentemente parlato, ed esempio, di sospensione dei diritti umani per affrontare lโ€™emergenza del terrorismo, questo in campo non strettamente religioso, ma pure nella chiesa non vengono lesinate critiche a papa Francesco o altri testimoni per una pretesa debolezza o eccessiva condiscendenza verso chi minaccia i nostri valori o il nostro stile di vita.

Non si tratta di debolezza, si tratta di coraggio, il fondarsi sul ยซnon temeteยปย  della parola evangelica. Ricordiamo ancora il ยซnon abbiate pauraยป di Giovanni Paolo II? E la testimonianza disarmata delle Chiese dellโ€™est che hanno pagato un tributo di sangue e persecuzione, guadagnandosi la stimaย  e lโ€™ammirazione del mondo, per una libertร  vera e integrale di ogni uomo? E i muri che si innalzano oggi proprio in quei luoghi e in quelle societร  che erano diventate un simbolo in questaย  lotta, come si spiegano? Era tutto uno sbaglio? รˆ stata trovata una via migliore? Oppure (e questo vale per tutti) abbiamo ceduto al timore, abbiamo appaltato a qualcun altro la gestione delle nostre paure?

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 25 giugno 2017 anche qui.

XII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 10, 26-33
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi apostoli:
ยซNon abbiate paura degli uomini, poichรฉ nulla vi รจ di nascosto che non sarร  svelato nรฉ di segreto che non sarร  conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geรจnna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrร  a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete piรน di molti passeri!
Perciรฒ chiunque mi riconoscerร  davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieli; chi invece mi rinnegherร  davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherรฒ davanti al Padre mio che รจ nei cieliยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 25 Giugno – 01 Luglio 2017
  • Tempo Ordinario XII, Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Altri Articoli
Related

Don Michele Chiapuzzi – Commento al Vangelo del 25 Maggio 2025

Ve lโ€™ho detto ora Ora, Gesรน lo dice. Ora, nel...

Card. Angelo Comastri – Commento al Vangelo del 25 Maggio 2025

La pace viene dall'alto Commento al Vangelo a cura del...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Maggio 2025

Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli...

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 23 Maggio 2025

Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli...