Commento alle letture di domenica 8 Luglio 2018 – don Enzo Pacini

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Il commento alle letture di domenica 8 Luglio 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.

Profeti destinati a non essere accolti

don Enzo Pacini

La liturgia della parola di questa domenica ci propone una riflessione su un aspetto alquanto singolare nel panorama biblico che รจ diventato anche un proverbio di uso comune, ovvero il fatto che nessuno รจ profeta in patria, o come dice il vangelo di oggi (Mc 6,1-6) ยซun profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa suaยป, unโ€™affermazione ancor piรน pesante a causa dellโ€™aggravante del disprezzo che si insinua fino nelle relazioni primarie, in casa propria.

Questo potrebbe essere frutto della constatazione che tutti i profeti non hanno avuto vita facile, basterebbe pensare a Geremia (cf. Ger 20,1-3), ad Amos (cf. Am 7,12), allo stesso Ezechiele nella prima lettura di oggi (Ez 2,2-5), oltre alla descrizione riportata in Ebrei 11,32-38, che elenca in una lunga lista tutte le traversie degli inviati di Dio. La domanda di fondo รจ perchรฉ sia, o meglio debba, essere cosรฌ. Questa opposizione potrebbe essere ascritta al comportamento di coloro che sono chiusi a Dio, alla sua parola, ovvero gli infedeli, i miscredenti… in realtร  si puรฒ notare che questa reazione nasce dallโ€™interno del popolo di Dio: Egli manda i profeti (e lo stesso suo Verbo) ai suoi, ma i suoi non lo accolgono (cf. Gv 1,11), atteggiamento quasi strutturale nellโ€™intero messaggio biblico.

Non essendo uno storico delle religioni non so se ve ne sia qualcuna che preveda un tale esito al suo interno; penso siano previsti ammonimenti o maledizioni per chi non accoglie il messaggio, esortazioni al combattimento da parte dei pochi o tanti rimasti fedeli.

Nella Bibbia non รจ cosรฌ, il popolo di dura cervice รจ quello stesso a cui il profeta รจ inviato e che รจ giร  in relazione con il Dio dellโ€™Alleanza, per quanto in crisi possa essere questโ€™ultima. Questo รจ un messaggio gravido di conseguenze, di una novitร  inaudita: innanzitutto perchรฉ fa piazza pulita di facili classificazioni fra chi รจ dentro e chi รจ fuori, chi รจ giusto e chi รจ peccatore, e se รจ pur evidente che vi sia una tale differenza, la linea di confine non si coglie a occhio nudo. Poi che รจ Dio stesso che mette in crisi il suo proprio progetto (o meglio, le codificazioni di questo progetto che gli uomini si danno mediante le loro strutture) proprio perchรฉ non puรฒ accettare che esso venga reso un puro impianto culturale senza una relazione viva e coinvolgente con lui, anche a costo di scontri e tensioni: ยซvenite e discutiamo, dice il Signoreยป (Is 1,18).

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Non per nulla Cristo stesso passerร  da sovversivo agli occhi delle autoritร  religiose proprio perchรฉ richiama tutto questo, la fallacia di una confidenza magica nel tempio (cf. Mc 13,2), lโ€™impostazione autoreferenziale del culto (cf. Mt 5,23), lโ€™ipocrisia di atteggiamenti svuotati di significato (cf. Mt 6,5). I profeti non compiono semplicemente unโ€™opera di restauro, la correzione di una devianza, perchรฉ spesso i piรน strenui oppositori ad essi sono proprio i custodi della tradizione, per cui il richiamo al ritorno ad una relazione viva e coinvolgente รจ percepito come una novitร  inaccettabile. Ed รจ forse per questo che, quando Gesรน parla, al contrario, dei potenti di questo mondo, nota che si fanno chiamare benefattori (cf. Lc 22,25) e probabilmente possono essere perfino percepiti come tali, ben rivestiti nei loro privilegi che sembrano assumere controvoglia, di fronte a masse spesso plaudenti, soddisfatte nelle proprie illusioni .

I profeti che Dio manda nella Chiesa e nel mondo sono spesso disarmati e sognatori, a volte spigolosi e scorretti, ma sono come una brezza fresca nella cappa oppressiva del secolo presente.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 8 Luglio 2018 anche qui.

Un profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,1-6

In quel tempo, Gesรน venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.

Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: ยซDa dove gli vengono queste cose? E che sapienza รจ quella che gli รจ stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non รจ costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?ยป. Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesรน disse loro: ยซUn profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa suaยป. E lรฌ non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarรฌ. E si meravigliava della loro incredulitร .
Gesรน percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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