Commento alle letture di domenica 5 Maggio 2019 – p. Samuele Duranti

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Il commento alle letture di domenica 5 Maggio 2019 a cura di p. Samuele Duranti, sacerdote cappuccino.

Fedeli a Gesรน e alla Chiesa, continuiamo a gettare le reti

Da questa settimana, il commento alle letture della Messa domenicale รจ curato da padre Samuele Duranti. Mentre ringraziamo don Enzo Pacini, cappellano del carcere di Prato, che ha curato negli ultimi anni questo prezioso servizio per i nostri lettori, diamo il benvenuto a padre Duranti, frate cappuccino, che ci accompagnerร  con una lettura della Parola di Dio secondo la spiritualitร  francescana, in questo tempo che vede la Toscana proiettata verso il pellegrinaggio regionale del 3 e 4 ottobre prossimi, quando i comuni della nostra regione offriranno lโ€™olio per la lampada votiva sulla tomba di San Francesco ad Assisi.

Il linguaggio con cui viene narrato lโ€™episodio trabocca di messaggi, cui alludono molti particolari. Il vangelo secondo Giovanni va sillabato. Al di lร  del fatto storico, va decodificato il contenuto teologico. Lโ€™episodio di cui Giovanni รจ testimone รจ carico di simbolismo. Siamo sulle rive del lago di Genesaret, come il primo mattino di primavera, quando Gesรน chiamรฒ i primi quattro discepoli. Ora sono sette. Sembra che si siano un poโ€™ dispersi; si ricompatteranno presto.

Notiamo lโ€™iniziativa di Simon Pietro: ยซIo vado a pescareยป. Gli altri si uniscono: ยซVeniamo anche noiยป. Notiamo anche lโ€™inutile notte, senza pescare, senza Gesรน. Assomiglia in tutto alla prima notte, precedente la chiamata. Notiamo, infine, la subitanea pesca, appena gettata la rete, sulla parola di Gesรน. Lโ€™apostolo dellโ€™amore, che per primo riconosce Gesรน risorto. Pietro, che per primo si getta ad incontrare Gesรน.

La rete ingabbia 153 grossi pesci. E nonostante ciรฒ non si strappa, come la tunica indivisa di Gesรน crocifisso. E, insieme a tutto questo, Gesรน che ha acceso il fuoco e preparato il pane. Troppi messaggi affollano questa manifestazione di Gesรน risorto. Gesรน prese il pane e lo diede loro: siamo di fronte ad una eucaristia. La rete รจ la Chiesa. I 153 grossi pesci sono le 153 nazioni che popolano il mondo. La rete che non si spezza รจ lโ€™unitร  che deve esserci nella Chiesa. Gesรน, pane per la vita del mondo. Il Risorto in mezzo alla sua Chiesa. Vivente in eterno nel segno del pane.

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Ma passiamo alla seconda scena: il colloquio di Gesรน con Simon Pietro. Per tre volte Gesรน chiede: ยซSimone di Giovanni mi ami tu? Mi vuoi bene? Mi vuoi bene davvero?ยป Gli esegeti disquisiscono sui verbi. La lingua greca ha quattro vocaboli per indicare amore, ma Gesรน parlava lโ€™ebraico, nel dialetto della Galilea! Certi notano che Gesรน chiede a Simone: ยซMi ami?ยป per tre volte, perchรฉ tre volte Pietro lo ha rinnegato. Non mi piace questa interpretazione; sono dโ€™accordo con Yves Simoens, che scrive: ยซNon รจ il caso di attribuire a Gesรน un comportamento che non gli si addice: angosciare il suo discepolo, sia pure colpevole, rigirando in un certo senso il coltello nella piagaยป.

Mi piace piuttosto riferirmi a quanto avveniva quando il popolo rinnovava lโ€™Alleanza; ripeteva per tre volte, in maniera forte, la sua adesione di fedeltร , ripetendo: ยซNoi faremo quanto il Signore ci diceยป. Siamo di fronte ad unโ€™ora singolarmente solenne e importante per la storia della Chiesa e del mondo; una di quelle ore senza tramonto: Gesรน consegna la sua Chiesa a Pietro, primo papa. Gesรน, per tre volte, ripete: ยซPasci le mie pecoreยป; pasci il mio gregge; guida, porta al pascolo le mie pecore. Io ti costituisco pastore.

Se pensiamo alla figura di Dio-pastore nel Primo Testamento; se pensiamo a Gesรน Pastore, ora come sostituito da Pietro, comprendiamo la grandezza e solennitร  di questโ€™ora. Alla professione di fede: ยซTu sei il figlio del Dio viventeยป, Gesรน aveva risposto: ยซTu sei Pietro e su di te io edificherรฒ la mia Chiesaยป. Una promessa. A questa confessione di amore, Gesรน risponde con una consegna: ยซPasci le mie pecoreยป. Quel giorno nasceva il papato! Voluto, istituito da Gesรน, il Papa รจ costituito suo vicario; santa Caterina da Siena amava chiamarlo ยซil dolce Cristo in terraยป.

La parola del Signore abbia una ricaduta sulla nostra vita di cristiani: rinnoviamo la nostra fede retta/salda in Gesรน risorto, vivente in eterno; rinnoviamo la nostra obbedienza e fedeltร  al magistero della Chiesa e alla persona del papa, Francesco. In questa nostra societร  inquinata di relativismo, avere un punto di riferimento saldo e sicuro sulle realtร  della fede e sulle veritร  della morale, ritengo sia un dono prezioso e un servizio necessario. Ci รจ assicurato dal successore di san Pietro, al quale Gesรน ha comandato: ยซHo pregato per te affinchรฉ tu confermi i tuoi fratelliยป. Facciamo nostro il comando di Francesco dโ€™Assisi, che detta nel testamento: ยซSiate sempre soggetti e sudditi alla santa madre Chiesaยป.

Fonte

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p. Samuele Duranti, sacerdote cappuccino.
Vice parroco e assistente dell’Ordine Francescano Secolare.
Dati aggiornati al 04/05/2019

QUI TUTTI I COMMENTI AL VANGELO DI P. SAMUELE

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