Il commento alle letture di domenica 29 Luglio 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
La moltiplicazione dei pani e le sue conseguenze

Inizia con questa domenica una specie di ciclo di cinque domeniche che, pur essendo sempre compreso nel tempo ordinario, interrompe la lettura del Vangelo di Marco, tipica di questo anno, per proporci il capitolo 6 del Vangelo di Giovanni, una sorta di ยซcameoยป sul tema del pane di vita.
La motivazione di questo inserimento probabilmente รจ la preferenza data alla narrazione della moltiplicazione dei pani secondo Giovanni (Gv 6,1-15), anzichรฉ quella di Marco, perchรฉ si svilupperร in una riflessione molto piรน ampia, al di lร del semplice racconto, per condurre il discepolo alla comprensione piรน profonda e autentica di questo segno. Ancora una volta se confrontiamo il quarto vangelo con gli altri, notiamo questo aspetto riflessivo, maggiormente studiato rispetto alla narrazione essenziale, quasi in presa diretta, di Marco.
Eppure Giovanni รจ essenziale proprio per aiutarci a passare dalla considerazione di un fatto alla sua interpretazione, che apre orizzonti inaspettati, come possiamo sperimentare in altri brani, ad esempio nel racconto della Passione dove ci รจ disvelato che il vero Re รจ proprio quellโuomo condannato, colpito e ucciso (cf. Gv 18,37). Questo processo di apertura a un nuovo significato non รจ perรฒ sempre facile, come vedremo nelle prossime domeniche, passare dai segni che spingono a un primo avvicinamento a Cristo ad una adesione effettiva non รจ per nulla scontato. ร vero che alla fine del brano la gente proclamerร che ยซquesti รจ davvero il profeta che deve venireยป ma Gesรน si ritira in solitudine, quasi per offrire una pausa di riflessione non tanto per se stesso, ma per loro, come dire, sรฌ la risposta sarebbe giusta ma ne siete davvero sicuri? Siete disposti a trarre tutte le conseguenze di questa affermazione?
La disputa su Cristo pane di vita che si avvierร nei versetti successivi e per tutto il capitolo manifesta chiaramente la fragilitร di quella professione di fede. Questa stessa difficoltร verrร espressa anche da Marco che narrerร una seconda moltiplicazione nonostante la quale la fede dei discepoli manterrร una fondamentale incapacitร di aprirsi davvero a un rapporto saldo e definitivo con Cristo, narrazione che non รจ compresa nel lezionario festivo per i motivi sopra ricordati ma che puรฒ esserci utile per un confronto (cf Mc 8,1-21).
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Vi รจ quindi un rapporto disarmonico fra lโaffermazione di un dato di fede, di per sรฉ oggettivamente vero: Cristo รจ lโinviato nel mondo, il Re Messia, e le conseguenze per la vita personale: ยซvoi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziatiยป (Gv 6,26). In Marco la cosa sarร ancora piรน esplicita: se di fronte alla guarigione del sordo la folla esclama ยซha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i mutiยป (Mc 7,37), dopo la moltiplicazione dei pani Cristo dirร ai discepoli ยซavete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite?ยป (Mc 8,18).
Allora anche lโaffermazione di Paolo che troviamo nella seconda lettura (Ef 4,1-6), una sintesi lapidaria da scolpire nel proprio animo: ยซun solo Signore, una sola fede, un solo battesimo…ยป richiede unโassimilazione che vada oltre il dato dottrinale. Cosa significa per la nostra vita un Dio che ci chiede di spezzare il pane che abbiamo con i fratelli? Che ยซopera per mezzo di tutti ed รจ presente in tuttiยป (Ef 4,6)? Possiamo davvero isolare il Dio che compie prodigi da colui che offre se stesso e chiede di amare come lui ha amato noi?
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XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- 2 Re 4, 42-44; Sal. 144; Ef 4, 1-6; Gv 6, 1-15
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 1-15
In quel tempo, Gesรน passรฒ allโaltra riva del mare di Galilea, cioรจ di Tiberรฌade, e lo seguiva una grande folla, perchรฉ vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesรน salรฌ sul monte e lร si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesรน, alzร ti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: ยซDove potremo comprare il pane perchรฉ costoro abbiano da mangiare?ยป. Diceva cosรฌ per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: ยซDuecento denari di pane non sono sufficienti neppure perchรฉ ognuno possa riceverne un pezzoยป.
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: ยซCโรจ qui un ragazzo che ha cinque pani dโorzo e due pesci; ma che cosโรจ questo per tanta gente?ยป. Rispose Gesรน: ยซFateli sedereยป. Cโera molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesรน prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: ยซRaccogliete i pezzi avanzati, perchรฉ nulla vada perdutoยป. Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani dโorzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: ยซQuesti รจ davvero il profeta, colui che viene nel mondo!ยป. Ma Gesรน, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirรฒ di nuovo sul monte, lui da solo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 29 Luglio – 04 Agosto 2018
- Tempo Ordinario XVII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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