Il commento alle letture di domenica 23 settembre 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Il mistero della morte, lโaccoglienza dei ยซpiccoliยป

La liturgia di questa domenica ci conduce, attraverso il rinnovato annuncio della passione che incontriamo nel Vangelo (Mc 9,30-37), adombrato in qualche modo giร nel brano della prima lettura (Sap 2,12-20), a toccare da vicino il mistero dellโiniquitร , della malvagitร umana che nella vicenda di Cristo ha il suo culmine e la manifestazione della sua pervasivitร , come la punta di un iceberg poggia su una massa sommersa immensamente piรน grande.
Se nellโottica cristiana la croce di Cristo รจ circonfusa di luce, della gloria che da essa promana per il mistero della redenzione che veicola e manifesta, non puรฒ perรฒ essere utilizzata come svalutazione, tantomeno giustificazione, del dramma universale sul quale รจ piantata. Certo, la morte รจ colpita nella sua signoria proprio dalla morte di Cristo, ciรฒ non toglie che le modalitร riproduttive, i suoi tentativi di ribaltare una sorte ormai segnata dalla vittoria dellโAgnello, siano costantemente allโopera.
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Nel complotto degli empi di cui parla Sapienza possiamo facilmente riconoscere strategie tuttora utilizzate: bersagliare il mite con lโarma dellโironia, dello scherno, il bullismo del branco con la loro funebre allegria, il risolino sommesso dei pavidi che si accodano ai vari leader, le minacce gridate sui social comodamente al riparo dellโanonimato. Vi รจ perfino un riferimento a Dio, cooptato nella complicitร : ci penserร Lui a correggere eventuali errori di valutazione. La morte si dร una parvenza di rispettabilitร : per un bene maggiore, la sicurezza, lโordine, si puรฒ imprigionare, torturare, imbavagliare i dissidenti, farli sparire, rapirne i figli, chiudere i giornali, lโimportante รจ che cresca il PIL. La morte continua ad operare dissimulando, travestendosi da vita, illudendo di essere a servizio di essa.
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La vicenda della reazione dei discepoli allโannuncio di Cristo su chi sia il piรน grande dร il senso di questo equivoco: non so dire se questo fosse provocato dallo scatenarsi di una lotta per la successione dopo la dipartita del Maestro o piรน semplicemente perchรฉ essi neppure lo hanno ascoltato, presi da tuttโaltri pensieri. La chiarificazione di Cristo รจ essenziale: siccome Egli verrร ucciso e risusciterร , allora per incontrarlo bisognerร accogliere il piรน piccolo, come il fanciullo in mezzo a loro. Vi รจ una consequenzialitร , non sono due capitoli separati; vi รจ una nuova ottica per giudicare la realtร , una presa di distanza da modelli consolidati e apparentemente vincenti. La centralitร del debole nella comunitร รจ il termometro da osservare, il resto รจ paccottiglia. Tutto questo potrebbe sembrare scontato, quante volte abbiamo letto e ascoltato della centralitร del piccolo nella comunitร cristiana, eppure anche questo elemento basilare puรฒ entrare in crisi. Non solo perchรฉ continuano ad emergere storie di abusi nella Chiesa compiuti proprio su coloro che dovrebbero essere al cuore della sua sollecitudine, ma anche perchรฉ proprio lโidea della centralitร del piccolo, di un suo ยซmagisteroยป viene messa in questione.
Anche nei confronti dei piccoli affamati, feriti, profughi รจ facile distogliere lo sguardo. Lโidea di unโ attenzione privilegiata che renda ยซfigli di tuttiยป coloro che spesso vivono come ยซfigli di nessunoยป viene liquidata come un residuato di ideologie sorpassate e un poโ ridicole. Ragazzi naufraghi nel mediterraneo o in internet, conservano comunque il segreto per comprendere il Cristo, il suo pensiero, il suo cammino, la sua identitร , parola da ascoltare per non perdersi definitivamente.
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XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Sap 2, 12.17-20; Sal.53; Gc 3,16 – 4,3; Mc 9, 30-37
Il Figlio dell’uomo viene consegnato…
Mc 9, 30-37
Dal Vangelo secondoย Marco
30Partiti di lร , attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: ยซIl Figlio dellโuomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerร ยป. 32Essi perรฒ non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. 33Giunsero a Cafร rnao. Quando fu in casa, chiese loro: ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. 34Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grande. 35Sedutosi, chiamรฒ i Dodici e disse loro: ยซSe uno vuole essere il primo, sia lโultimo di tutti e il servitore di tuttiยป. 36E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: 37ยซChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 23 – 29 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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