Commento alle letture di domenica 2 Febbraio 2020 per bambini – ElleDiCi

1230

Commento alle letture di domenica e spunti di riflessione dedicati ai catechisti o ai sacerdoti per impostare l’omelia per la messa con i bambini.

PRIMA LETTURA (Ml 3,1-4)

Manderò un mio messaggero, dice il Signore per bocca del profeta Malachia. Egli sarà l’angelo dell’alleanza, che compirà un’opera di profonda purificazione, affinché ritorni tra il popolo l’antica fedeltà.

Capire le parole

  • Lisciva. Era (ed è) un sottoprodotto della cenere. Anticamente vi si lavavano i vestiti e i tessuti, ma poteva (e può) essere usata per pulire molte superfici, come i pavimenti. Il messaggero di Dio di cui parla il profeta Malachia avrà questo potere rigenerante e sbiancante sulle anime di coloro che torneranno a Dio.

SECONDA LETTURA (Eb 2,14-18)

Gesù per salvare l’umanità si è fatto pienamente solidale con tutti gli uomini. Una solidarietà che si è manifestata nell’assumere fino in fondo la condizione umana, anche la sofferenza e la morte.

Capire le parole

  • Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli. Solamente Gesù in quanto uomo e Dio poteva riconciliare l’uomo con Dio e portare Dio a contatto con l’umanità. Solo il suo personale sacrifico poteva essere quello unico e definitivo, poiché ogni sacrificio qualsiasi di un peccatore, per quanto accetto e gradito a Dio, aveva bisogno di essere continuamente ripetuto e rinnovato.

VANGELO (Lc 2,22-40)

A 40 giorni dalla nascita, Gesù viene presentato nel tempio, riscattato come primogenito di Maria e di Giuseppe e consacrato a Dio. A sorpresa, lo accolgono i due anziani Simeone e Anna, che rivelano l’identità di Gesù, ma anche le giornate difficili che lo attendono, che coinvolgeranno nella sofferenza anche la madre.

Capire le parole

  • Segno di contraddizione. Credere in Gesù porta divisioni nel senso che il suo messaggio affronta il peccato e le leggi stabilite dall’uomo. Gesù stesso dirà di non essere venuto per stabilire la pace nel mondo ma divisioni e difficoltà, perché la sua predicazione scopre il peccato togliendo la pace a tutti coloro che vogliono vivere secondo le proprie leggi e non quelle di Dio.

IN SINTESI

Il Vangelo di Luca racconta che, al compimento degli otto giorni dalla nascita, il Figlio di Dio fu circonciso come tutti gli ebrei e gli fu dato il nome di Gesù, come aveva detto l’angelo. Quando poi furono compiuti i 40 giorni della purificazione, fu condotto al tempio per essere riscattato, secondo la legge di Mosè. E furono offerti in sacrificio una coppia di tortore oppure due giovani colombi, come prescrive la legge. Così, Gesù si sottomette in tutto alle leggi del popolo eletto di Dio e non le scavalca.

Fonte (e molto altro materiale) sul sito elledici.org


Letture della Domenica
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE – festa
Colore liturgico: BIANCO

Prima Lettura

Entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate.Dal libro del profeta Malachìa

Ml 3,1-4

Così dice il Signore Dio: «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 23 (24)

R. Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.

Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia. R.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria. R.

Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria. R.

Seconda Lettura

Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.Dalla lettera agli Ebrei

Eb 2, 14-18

Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

Parola di Dio

Vangelo

I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2, 22-40

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore-  come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. Parola del Signore.

Parola del Signore

Oppure:

(Forma breve)

Dal Vangelo secondo Luca

Lc 2,22-32

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.

Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».

Parola del Signore.