Il commento alle letture del 8 Marzo 2019 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Quando lo sposo sarร loro tolto
Is 58,1-9a; Sal 50; Mt 9,14-15
Volendo comprendere quanto Gesรน dice ai discepoli di Giovanni sul digiuno, ci lasceremo aiutare non solo dal racconto delle nozze di Cana, ma anche ascoltando ciรฒ che il Battista dice su se stesso in relazione al Signore. Conosceremo cosรฌ Gesรน e sapremo chi Lui รจ in rapporto a noi. ร il nostro Sposo. ร lo Sposo della Chiesa.
Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e cโera la madre di Gesรน. Fu invitato alle nozze anche Gesรน con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesรน gli disse: ยซNon hanno vinoยป. E Gesรน le rispose: ยซDonna, che vuoi da me? Non รจ ancora giunta la mia oraยป. Sua madre disse ai servitori: ยซQualsiasi cosa vi dica, fatelaยป. Vi erano lร sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesรน disse loro: ยซRiempite dโacqua le anforeยป; e le riempirono fino allโorlo. Disse loro di nuovo: ยซOra prendetene e portatene a colui che dirige il banchettoยป. Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato lโacqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto โ il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso lโacqua โ chiamรฒ lo sposo e gli disse: ยซTutti mettono in tavola il vino buono allโinizio e, quando si รจ giร bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finoraยป. Questo, a Cana di Galilea, fu lโinizio dei segni compiuti da Gesรน; egli manifestรฒ la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui (Gv 2,1-11). Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: ยซRabbรฌ, colui che era con te dallโaltra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a luiยป. Giovanni rispose: ยซNessuno puรฒ prendersi qualcosa se non gli รจ stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: โNon sono io il Cristoโ, ma: โSono stato mandato avanti a luiโ. Lo sposo รจ colui al quale appartiene la sposa; ma lโamico dello sposo, che รจ presente e lโascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia รจ piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuireยป (Gv 3,25-30).
Gesรน รจ venuto per portare il vino buono della Parola del Signore. La sua missione รจ far sรฌ che lโumanitร si sazi sempre del vino migliore. Ma lui darร il vino meno buono. Farisei, scribi, discepoli di Giovanni non hanno il vino buono. Hanno vino mischiato con altre innumerevoli sostanze fatte di tradizioni degli uomini. Gesรน non puรฒ dare vino vero, vino buono e vino non vero o vino non buono. Non รจ questa la sua missione. Non puรฒ perรฒ dire questa veritร . Non lo avrebbero compreso. Risponde in modo velato, dichiarando se stesso Sposo dei suoi discepoli. Essendo Lui lo Sposo, in questo istante essi non possono digiunare. Ma verrร il tempo in cui anche loro digiuneranno. La saggezza di Gesรน รจ grande. Lui non abolisce il digiuno.
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Allora gli si avvicinarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: ยซPerchรฉ noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?ยป. E Gesรน disse loro: ยซPossono forse gli invitati a nozze essere in lutto finchรฉ lo sposo รจ con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarร loro tolto, e allora digiuneranno.
ร cosa giusta chiedersi: perchรฉ Gesรน non abolisce il digiuno? Perchรฉ esso รจ vita dellโuomo. A volte lโuomo ha di che nutrirsi. A volta manca del nutrimento. Quando รจ nella penuria o nella necessitร รจ cosa giusta non desiderare la roba dโaltri e di conseguenza il digiuno, lโastensione dal cibo รจ cosa necessaria, cosรฌ come รจ necessaria la privazione di ogni altra cosa. Il discepolo di Gesรน sa abituarsi a tutto: alla fame e alla sazietร , allโabbondanza e allโindigenza, alla povertร e alla ricchezza. Ma il digiuno per il discepolo di Gesรน non รจ solo una necessitร di origine contingente. ร anche frutto della sua caritร , del suo amore, della sua misericordia. Lui sa rinunciare a tutto ciรฒ che รจ superfluo, di piรน e anche necessario alla sua vita, perchรฉ i suoi fratelli versano in grandi disagi. Ecco la veritร del vino nuovo portato da Gesรน. Lui toglie al digiuno la non bontร di unโopera di puro egoismo e ne fa unโopera di altissima caritร , misericordia, compassione. Toglie al digiuno la ruggine della religiositร fine a se stessa e gli dona lo splendore della piรน grande e alta benevolenza. Il vino nuovo di Gesรน รจ lโamore di Dio che sempre muove il cuore del discepolo e ne fa uno strumento di caritร .
Madre di Dio, Angeli, Santi, non permettete che il falso amore inquini il vero.
