Commento alle letture del 7 Maggio 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 7 Maggio 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

CREDERÀ DI RENDERE CULTO A DIO

At 16,11-15; Sal 149; Gv 15,26- 16,4a

L’unicità di Dio è la verità madre di ogni verità per il popolo del Signore. Altri Dèi non esistono. Sono invenzione del pensiero dell’uomo. Dio è uno solo ed unico.

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze (DT 6,4-5).

Da questa verità nasce l’obbligo nel popolo del Signore di eliminare dai figli di Israele quanti in qualsiasi modo fossero stati trovati idolatri o indotto altri all’idolatria.

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Qualora sorga in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio, e il segno e il prodigio annunciato succeda, ed egli ti dica: “Seguiamo dèi stranieri, che tu non hai mai conosciuto, e serviamoli”, tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore, perché il Signore, vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il Signore, vostro Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima. Seguirete il Signore, vostro Dio, temerete lui, osserverete i suoi comandi, ascolterete la sua voce, lo servirete e gli resterete fedeli. Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto di abbandonare il Signore, vostro Dio, che vi ha fatto uscire dalla terra d’Egitto e ti ha riscattato dalla condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il Signore, tuo Dio, ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male in mezzo a te.

Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo petto o l’amico che è come te stesso t’istighi in segreto, dicendo: “Andiamo, serviamo altri dèi”, dèi che né tu né i tuoi padri avete conosciuto, divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani da un’estremità all’altra della terra, tu non dargli retta, non ascoltarlo. Il tuo occhio non ne abbia compassione: non risparmiarlo, non coprire la sua colpa. Tu anzi devi ucciderlo: la tua mano sia la prima contro di lui per metterlo a morte; poi sarà la mano di tutto il popolo. Lapidalo e muoia, perché ha cercato di trascinarti lontano dal Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile. Tutto Israele verrà a saperlo, ne avrà timore e non commetterà in mezzo a te una tale azione malvagia.

Qualora tu senta dire di una delle tue città che il Signore, tuo Dio, ti dà per abitarvi, che uomini iniqui sono usciti in mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: “Andiamo, serviamo altri dèi”, dèi che voi non avete mai conosciuto, tu farai le indagini, investigherai, interrogherai con cura. Se troverai che la cosa è vera, che il fatto sussiste e che un tale abominio è stato realmente commesso in mezzo a te, allora dovrai passare a fil di spada gli abitanti di quella città, la dovrai votare allo sterminio con quanto contiene e dovrai passare a fil di spada anche il suo bestiame. Poi radunerai tutto il bottino in mezzo alla piazza e brucerai nel fuoco la città e l’intero suo bottino, sacrificio per il Signore, tuo Dio. Diventerà una rovina per sempre e non sarà più ricostruita. Nulla di ciò che sarà votato allo sterminio si attaccherà alla tua mano, perché il Signore desista dalla sua ira ardente, ti conceda misericordia, abbia misericordia di te e ti moltiplichi, come ha giurato ai tuoi padri (Dt 13,2-18).

Saulo uccide i cristiani per zelo. Veramente Lui pensa di rendere gloria a Dio. Lui vuole eliminare l’idolatria di mezzo al suo popolo. Se Dio è uno e uno solo, Cristo per lui mai potrà essere vero Dio. Ancora non era stato toccato dalla luce dello Spirito Santo.

Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto.

Oggi sono molte le morti che avvengono in nome di Dio, per rendere culto a Dio. Il Vangelo ha abolito questa norma antica. Si predica Cristo, lo si accoglie, Lui ci accoglie. Non lo si accoglie, Lui non ci accoglie. Il male non è cristiano, mai potrà essere religiosamente vero, specie quando si uccidono innocenti. Di ogni morte si è responsabili in eterno dinanzi al Signore. Anche in questo Cristo è grande, il più grande. Lui è venuto per fare un offerta di vita eterna. È nostra se vogliamo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri adoratori di Gesù.

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