Commento alle letture del 23 Settembre 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

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Il commento alle letture del 23 Settembre 2018 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

IL FIGLIO DELLโ€™UOMO VIENE CONSEGNATO

Sap 2,12.17-20; Sal 53; Gc 3,16-4,3; Mc 9,30-37

Io sono lโ€™uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira. Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce. Sรฌ, contro di me egli volge e rivolge la sua mano tutto il giorno. Egli ha consumato la mia carne e la mia pelle, ha rotto le mie ossa. Ha costruito sopra di me, mi ha circondato di veleno e di affanno. Mi ha fatto abitare in luoghi tenebrosi come i morti da gran tempo. Mi ha costruito un muro tuttโ€™intorno, non posso piรน uscire; ha reso pesanti le mie catene. Anche se grido e invoco aiuto, egli soffoca la mia preghiera. Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri. Era per me un orso in agguato, un leone in luoghi nascosti. Seminando di spine la mia via, mi ha lacerato, mi ha reso desolato. Ha teso lโ€™arco, mi ha posto come bersaglio alle sue saette. Ha conficcato nei miei reni le frecce della sua faretra. Sono diventato lo scherno di tutti i popoli, la loro beffarda canzone tutto il giorno. Mi ha saziato con erbe amare, mi ha dissetato con assenzio. Ha spezzato i miei denti con la ghiaia, mi ha steso nella polvere. Sono rimasto lontano dalla pace, ho dimenticato il benessere. E dico: ยซรˆ scomparsa la mia gloria, la speranza che mi veniva dal Signoreยป. Il ricordo della mia miseria e del mio vagare รจ come assenzio e veleno. Ben se ne ricorda la mia anima e si accascia dentro di me. Questo intendo richiamare al mio cuore, e per questo voglio riprendere speranza. Le grazie del Signore non sono finite, non sono esaurite le sue misericordie. Si rinnovano ogni mattina, grande รจ la sua fedeltร .

ยซMia parte รจ il Signore โ€“ io esclamo โ€“, per questo in lui speroยป. Buono รจ il Signore con chi spera in lui, con colui che lo cerca. รˆ bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore. รˆ bene per lโ€™uomo portare un giogo nella sua giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poichรฉ egli glielo impone. Ponga nella polvere la bocca, forse cโ€™รจ ancora speranza. Porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poichรฉ il Signore ย non respinge per sempre. Ma, se affligge, avrร  anche pietร  secondo il suo grande amore. Poichรฉ contro il suo desiderio egli umilia e affligge i figli dellโ€™uomo. Schiacciano sotto i loro piedi tutti i prigionieri del paese. Ledono i diritti di un uomo davanti al volto dellโ€™Altissimo. Mi hanno dato la caccia come a un passero coloro che mi odiano senza ragione. Mi hanno chiuso vivo nella fossa e hanno gettato pietre su di me. Sono salite le acque fin sopra il mio capo; ho detto: ยซรˆ finita per meยป. Ho invocato il tuo nome, o Signore, dalla fossa profonda. Tu hai udito il mio grido: ยซNon chiudere lโ€™orecchio al mio sfogoยป. Tu eri vicino quando tโ€™invocavo, hai detto: ยซNon temere!ยป. Tu hai difeso, Signore, la mia causa, hai riscattato la mia vita. Hai visto, o Signore, la mia umiliazione, difendi il mio diritto! Hai visto tutte le loro vendette, tutte le loro trame contro di me. Hai udito, Signore, i loro insulti, tutte le loro trame contro di me. I discorsi dei miei oppositori e i loro pensieri sono contro di me tutto il giorno. Osserva quando siedono e quando si alzano; io sono la loro beffarda canzone (Cfr Lam 3,1-66).

Dinanzi al Cristo di Dio che si lascia sommergere dalla sofferenza espiatrice e redentrice non cโ€™รจ spazio per litigare per questioni di posti. Il posto del discepolo รจ uno solo: la croce del Maestro. Sulla croce la grandezza non la dona il legno, ma lโ€™amore.

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Partiti di lร , attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: ยซIl Figlio dellโ€™uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerร ยป. Essi perรฒ non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafร rnao. Quando fu in casa, chiese loro: ยซDi che cosa stavate discutendo per la strada?ยป. Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse piรน grande. Sedutosi, chiamรฒ i Dodici e disse loro: ยซSe uno vuole essere il primo, sia lโ€™ultimo di tutti e il servitore di tuttiยป. E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: ยซChi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoยป.

Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci a vedere ogni posto solo come croce di amore.

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