Commento alle letture del 20 Marzo 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 20 Marzo 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

ALLORA CONOSCERETE CHE IO SONO

Perché Gesù dice ai Giudei: “Se non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati?”. Lo dice perché solo Lui è il Salvatore e il Redentore e solo Lui può espiare i peccati del mondo in ragione della sua natura e persona divina. Solo Lui il Padre ha mandato nel mondo per la sua salvezza. Non vi è altro uomo né di oggi, né di ieri, né di domani che potrà redimere l’umanità, liberandola dai suoi peccati. Il Messia Liberatore, Redentore, Salvatore, che espia i peccati non è mandato per le Genti, per gli altri popoli. È mandato per tutti i popoli, tutte le Genti, tutti i figli di Adamo, nei quali sono compresi tutti i figli di Abramo. Come i pagani accedono alla salvezza per la fede in Lui, così anche i figli di Abramo accederanno alla salvezza per la fede in Lui. Chi crede in Lui, vivrà. Chi non crede in Lui, rimane nei suoi peccati, nella sua morte, nelle sue tenebre. Lui è la sola via data agli uomini per la vera salvezza e redenzione.

[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]

Perché Gesù rimanda la fede nella sua divinità o nel suo essere uguale al Padre, anche nella divinità – “Io Sono” è Dio, secondo la rivelazione fatta dal Signore a Mosè – dopo che sarà innalzato? Cosa vuole rivelarci dicendo: “Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato”? Dopo che Lui sarà innalzato sulla croce e su di essa sarà divenuto vero olocausto di espiazione, dopo che dal suo corpo trafitto avrà fatto uscire il sangue e l’acqua, Lui sarà posto nel sepolcro, dal quale risusciterà. La risurrezione è la testimonianza che il Padre dona al mondo intero che Gesù è vero Dio, Dio come Lui è Dio, anche se è Dio per generazione eterna ed è il suo Figlio Unigenito.

Dio, chiamando in vita Gesù dal sepolcro e trasformando il suo corpo di carne in purissima luce come Lui è luce, ha implicitamente attestato, testimoniato che ogni parola detta, insegnata, proferita o semplicemente pronunziata, dal suo Cristo viene da Lui. Se viene da Lui è purissima profezia e Parola di verità. Tutta la sua vita viene da Lui. Neanche un solo attimo è dal cuore o dalla volontà di Gesù. Così vi è una duplice testimonianza. Il Figlio testimonia con la sua vita che ogni Parola del Padre è vera perché si è compiuta, si compie in Lui. Il Padre testimonia con la risurrezione, accreditandolo, che quanto il Figlio ha detto in ogni sua Parola è purissima verità, perché tutto scaturisce dal suo cuore di Padre. La gloria eterna data al Figlio lo testimonia, lo certifica, lo attesta. Per questa ragione Gesù dopo la sua ascensione al cielo e la discesa dello Spirito Santo, manda i suoi apostoli a predicare in Gerusalemme. Ora non possono più dubitare. Il Padre ha certificato per il Figlio.

Di nuovo disse loro: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Attualmente Gesù prepara i Giudei a questa fede purissima nella sua Persona e missione. Tuttavia non la pretende da essi nella sua altissima e completa verità. Chiede loro una fede logica, razionale, fondata sulle Scritture. Questa fede è possibile ed è necessaria a chi vuole iniziare un dialogo di verità per entrare in possesso della salvezza. Gesù domanda che si creda che le sue opere sono da Dio. È l’attestazione fattagli da Nicodemo: “Tu, Gesù, sei da Dio, perché le tue opere sono da Dio”.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di fede perfetta, integra.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 8, 21-30
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Read more

Local News