Commento alle letture del 18 Febbraio 2019 – Mons. Costantino Di Bruno

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Il commento alle letture del 18 Febbraio 2019 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Perchรฉ questa generazione chiede un segno?

Gn 4,1-15.25; Sal 49; Mc 8,11-13

Lโ€™uomo di Dio sa che tutto nella creazione e nel tempo narra la gloria del suo Signore. Per vedere Dio occorrono gli occhi della fede, che sono occhi non coperti dal peccato, dalla malvagitร , dalla cattiveria. Con gli occhi coperti dal male, anche se il Signore compisse prodigi cosรฌ grandi da far sussultare lโ€™intero universo, lโ€™uomo rimarrebbe sempre cieco. Dinanzi al faraone il Signore ha compiuto dieci segni portentosi. Gli ha attestato che tutta la creazione รจ nelle sue mani. Di essa puรฒ fare tutto ciรฒ che vuole. Quale fu il risultato per questโ€™uomo dal cuore indurito? La sua morte nel Mar Rosso. Neanche dinanzi ad un segno cosรฌ prodigioso, Lui ebbe occhi per vedere e cuore per aprirsi alla fede nel Dio di Abramo e di Mosรจ, il solo Signore del cielo e della terra. Il Libro della Sapienza chiama stolti per natura coloro che dalle opere visibili di Dio non giungono alla contemplazione della sua bellezza grande e invisibile.

Davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nellโ€™ignoranza di Dio, e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che รจ, nรฉ, esaminandone le opere, riconobbero lโ€™artefice. Ma o il fuoco o il vento o lโ€™aria veloce, la volta stellata o lโ€™acqua impetuosa o le luci del cielo essi considerarono come dรจi, reggitori del mondo. Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dรจi, pensino quanto รจ superiore il loro sovrano, perchรฉ li ha creati colui che รจ principio e autore della bellezza. Se sono colpiti da stupore per la loro potenza ed energia, pensino da ciรฒ quanto รจ piรน potente colui che li ha formati. Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore. Tuttavia per costoro leggero รจ il rimprovero, perchรฉ essi facilmente sโ€™ingannano cercando Dio e volendolo trovare. Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura e si lasciano prendere dallโ€™apparenza perchรฉ le cose viste sono belle. Neppure costoro perรฒ sono scusabili, perchรฉ, se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato piรน facilmente il sovrano? Infelici anche coloro le cui speranze sono in cose morte e che chiamarono dรจi le opere di mani dโ€™uomo, oro e argento, lavorati con arte, e immagini di animali, oppure una pietra inutile, opera di mano antica (Sap 13,1-10).

Dal primo giorno della sua missione, Gesรน ha compiuto miracoli di ogni genere. Ha scacciato gli spiriti impuri, ha sanato i lebbrosi, ha dato la vista ai ciechi, lโ€™udito ai sordi, la lingua ai muti, la vita ai morti. La gente accorreva a Lui, portando ognuno la sua particolare malattia ed egli tutti li ha guariti, sanati, purificati. Ha moltiplicato i pani e con essi ha sfamato una moltitudine. Se un uomo รจ sano di mente e di cuore, necessariamente deve attestare che Gesรน รจ differente da ogni altro uomo. Deve testimoniare che nessuno ha mai fatto, neanche Mosรจ, neanche Elia ed Eliseo, le opere compiute da Lui. Lo deve confessare e testimoniare per onestร  umana. Qui non cโ€™entra la fede. Dinanzi alla storia, si deve attestare ciรฒ che si vede, si ascolta, si vive. Che Gesรน sia il Differente da ogni altro uomo non รจ una questione di fede, ma di storia. Che Mosรจ sia piรน grande dei maghi dโ€™Egitto รจ una questione di storia e non di fede. Anche i maghi del faraone lo constatarono e lo affermarono. Mosรจ รจ differente da noi. Gesรน รจ differente da scribi, farisei, sadducei, capi dei sacerdoti, anziani del popolo. Gesรน รจ il Differente da qualsiasi altro uomo. รˆ il Differente nei pensieri e nelle opere.

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Vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirรฒ profondamente e disse: ยซPerchรฉ questa generazione chiede un segno? In veritร  io vi dico: a questa generazione non sarร  dato alcun segnoยป. Li lasciรฒ, risalรฌ sulla barca e partรฌ per lโ€™altra riva.

I farisei chiedono a Gesรน che dia loro un segno vedendo il quale nessuno potrร  dubitare di Lui. Gesรน risponde che a questa generazione non sarร  dato alcun segno. Lascia i farisei, sale sulla barca e parte per lโ€™altra riva. Il segno non รจ dato perchรฉ in Dio non si crede per sfida. Si crede per fede. La fede non nasce dallo straordinario, ma dallโ€™ordinario. รˆ la quotidianitร  della vita di Cristo Gesรน, รจ la purezza della sua parola, la ricchezza del suo amore, la speranza che Lui riaccende nei cuori, la cura del corpo dellโ€™uomo che deve portare alla fede. Se questo non lo fa, altre cose non servono.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che la nostra quotidianitร  sia vero segno della fede.

Fonte |ย @MonsDiBruno

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