Il commento alle letture del 14 Giugno 2018 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
LASCIA Lร IL TUO DONO DAVANTI ALLโALTARE
1 Re 18.41-46 ; Sal 001.: Mt 5,20-26
ร sufficiente aprire il Vangelo per accorgerci che non siamo cristiani. Il vero discepolo di Gesรน si misura dalla relazione che vive con i suoi fratelli. Basta ascoltare una sola parola e subito appare se siamo figli del mondo e delle sue regole o se siamo veri figli di Dio in Cristo per lo Spirito Santo e camminiamo secondo la sua divina Legge, la stessa Legge che Gesรน visse anche da Crocifisso, mentre il suo sangue grondava dalle sue piaghe. Una sola parola รจ sufficiente e il mondo saprร che gli apparteniamo. Era questo il rammarico di Paolo. Vedeva i discepoli di Gesรน che camminavano secondo la carne e non secondo lo Spirito. Chi segue la carne appartiene alla carne.
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Voi, fratelli, siete stati chiamati a libertร . Che questa libertร non divenga perรฒ un pretesto per la carne; mediante lโamore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicchรฉ voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impuritร , dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come giร ho detto: chi le compie non erediterร il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece รจ amore, gioia, pace, magnanimitร , benevolenza, bontร , fedeltร , mitezza, dominio di sรฉ; 23contro queste cose non cโรจ Legge. Quelli che sono di Cristo Gesรน hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciรฒ se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri (Gal 5,13-26).
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Chi รจ il vero cristiano secondo Cristo Gesรน nella veritร e nella luce dello Spirito Santo? ร colui che in Cristo, con Cristo, per Cristo, come suo vero corpo, si offre al Padre come sacrificio di redenzione, espiazione, salvezza per i peccati del mondo. Non solo e non tanto per i peccati commessi contro Dio e contro gli altri, ma prima di ogni cosa dei peccati commessi verso la sua persona. Il fratello pecca contro il cristiano e il cristiano offre se stesso a Dio, in Cristo, nella luce e veritร dello Spirito Santo, per la salvezza e redenzione di quanti sono stati operatori di iniquitร contro di lui. Ecco perchรฉ Gesรน chiede che si lasci lโofferta allโaltare e si vada a riconciliarsi con il fratello, offrendogli il perdono. Il cristiano sempre dovrร essere in tutto simile a Cristo Signore, che รจ il dono di Dio offerto al mondo come vera sua volontร di riconciliazione e di pace.
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrร ucciso dovrร essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: โStupidoโ, dovrร essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: โPazzoโ, sarร destinato al fuoco della Geรจnna. Se dunque tu presenti la tua offerta allโaltare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโaltare, vaโ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto dโaccordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ lโavversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร io ti dico: non uscirai di lร finchรฉ non avrai pagato fino allโultimo spicciolo!
Se il cristiano รจ colui che offre, anzi che ha giร offerto la sua vita al Padre, in Cristo, per la redenzione di ogni uomo, la vita non puรฒ essere offerta se non nella grande pazienza, mitezza, compassione, grande pietร , misericordia e volontร di dare sempre il perdono e di offrire la riconciliazione. Il cristiano che si offre, non deve conoscere il male neanche di una parola stolta o meno santa. Senza lo Spirito Santo che avvolge il discepolo di Gesรน con la potenza dei suoi doni, questo non sarร possibile.
Specchio di ogni virtรน, Angeli, Santi, fate che il cristiano sia vera luce nel Signore.
