Il commento alle letture del 13 agosto 2018 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
PER EVITARE DI SCANDALIZZARLI
Ez 1,2-5.24-28c; Sal 148; Mt 17,22-27
Come un fiammifero puรฒ incendiare in pochi istanti un campo di grano pronto per la mietitura, cosรฌ un solo scandalo puรฒ far incenerire anni e anni di lavoro nella vigna del Signore. In piรน un solo scandalo puรฒ rendere non credibile la nostra persona e allontanare molti dalla retta via. Gli operatori di scandali sono una vera peste. Per essi il male si diffonde nei cuori, producendo la morte spirituale e sovente anche fisica. Dallo scandalo ci si deve guardare anche a costo della nostra vita. Ad Eleazaro viene offerta la vista, purchรฉ avesse simulato di mangiare carni vietate dalla Legge. Lui scelse una morte atroce pur di non scandalizzare i giovani, conducendoli in errore.
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Un tale Eleร zaro, uno degli scribi piรน stimati, uomo giร avanti negli anni e molto dignitoso nellโaspetto della persona, veniva costretto ad aprire la bocca e a ingoiare carne suina. Ma egli, preferendo una morte gloriosa a una vita ignominiosa, sโincamminรฒ volontariamente al supplizio, sputando il boccone e comportandosi come conviene a coloro che sono pronti ad allontanarsi da quanto non รจ lecito gustare per attaccamento alla vita. Quelli che erano incaricati dellโillecito banchetto sacrificale, in nome della familiaritร di antica data che avevano con questโuomo, lo tirarono in disparte e lo pregarono di prendere la carne di cui era lecito cibarsi, preparata da lui stesso, e fingere di mangiare le carni sacrificate imposte dal re, perchรฉ, agendo a questo modo, sarebbe sfuggito alla morte e avrebbe trovato umanitร in nome dellโantica amicizia che aveva con loro. Ma egli, facendo un nobile ragionamento, degno della sua etร e del prestigio della vecchiaia, della raggiunta veneranda canizie e della condotta irreprensibile tenuta fin da fanciullo, ma specialmente delle sante leggi stabilite da Dio, rispose subito dicendo che lo mandassero pure alla morte.
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ยซPoichรฉ โ egli diceva โ non รจ affatto degno della nostra etร fingere, con il pericolo che molti giovani, pensando che a novantโanni Eleร zaro sia passato alle usanze straniere, a loro volta, per colpa della mia finzione, per appena un poโ piรน di vita, si perdano per causa mia e io procuri cosรฌ disonore e macchia alla mia vecchiaia. Infatti, anche se ora mi sottraessi al castigo degli uomini, non potrei sfuggire, nรฉ da vivo nรฉ da morto, alle mani dellโOnnipotente. Perciรฒ, abbandonando ora da forte questa vita, mi mostrerรฒ degno della mia etร e lascerรฒ ai giovani un nobile esempio, perchรฉ sappiano affrontare la morte prontamente e nobilmente per le sante e venerande leggiยป. Dette queste parole, si avviรฒ prontamente al supplizio. Quelli che ve lo trascinavano, cambiarono la benevolenza di poco prima in avversione, ritenendo che le parole da lui pronunciate fossero una pazzia. Mentre stava per morire sotto i colpi, disse tra i gemiti: ยซIl Signore, che possiede una santa scienza, sa bene che, potendo sfuggire alla morte, soffro nel corpo atroci dolori sotto i flagelli, ma nellโanima sopporto volentieri tutto questo per il timore di luiยป. In tal modo egli morรฌ, lasciando la sua morte come esempio di nobiltร e ricordo di virtรน non solo ai giovani, ma anche alla grande maggioranza della nazione (2Mac 6,18-31).
Gesรน รจ Figlio del Padre. Non รจ obbligato a pagare alcuna tassa per il tempio. Chiede a Pietro di pagare perchรฉ nessuno si scandalizzi. Sarebbe stato sufficiente che si fosse sparsa la voce di non obbedienza alla Legge da parte di Gesรน, perchรฉ la sua missione fosse gravemente compromessa. La credibilitร della propria missione vale piรน che ogni altra cosa. A tutto si deve rinunciare affinchรฉ la missione sia resa sempre piรน credibile.
Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesรน disse loro: ยซIl Figlio dellโuomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerร ยป. Ed essi furono molto rattristati. Quando furono giunti a Cafร rnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: ยซIl vostro maestro non paga la tassa?ยป. Rispose: ยซSรฌยป. Mentre entrava in casa, Gesรน lo prevenne dicendo: ยซChe cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?ยป. Rispose: ยซDagli estraneiยป. E Gesรน replicรฒ: ยซQuindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, vaโ al mare, getta lโamo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta dโargento. Prendila e consegnala loro per me e per teยป.
Ogni cristiano deve essere santo non solo per sรฉ, molto piรน per la salvezza del mondo.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il discepolo di Gesรน brilli di perfetta esemplaritร .
