Commento al Vangelo – Domenica 31 maggio 2009 – Pentecoste

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Questa è una rielaborazione sulle letture delle Messe di DOMENICA 31 MAGGIO 2009 domenica di Pentecoste – E’ la domenica 50 giorni dopo Pasqua, in cui si ricorda la discesa sugli apostoli dello Spirito Santo: avvenuta 50 giorni dopo la resurrezione di Cristo. Il titolo delle Messe di Pentecoste, che unifica tutte le letture, infatti secondo me è: Ascoltate lo Spirito!

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Commento alle Letture


LETTURE DELLA SERA DEL SABATO

PRIMA LETTURA (Genesi 11,1-9)
Un tempo sulla terra regnava la pace e la concordia, perché tutta l’umanità parlava lo stesso linguaggio: quello dello SPIRITO. Poi gli uomini emigrarono in Mesopotamia: e lì si montarono la testa. Gonfi di superbia esclamarono: “Forza! Costruiamo una città immensa con una torre altissima: così domineremo il mondo! Sì, così nessuno potrà fermarci: nemmeno Dio!”. Il Signore li vide e disse: “Parlano tutti questo stesso linguaggio di morte e sono sempre più uniti nel male: devo fermarli. Scenderò in mezzo a loro e confonderò le loro lingue!”. Così gli uomini cessarono di parlare la stessa lingua, e non potendo più costruire quella città da cui dominare il mondo, si dispersero su tutta la terra. Quella torre fu infatti chiamata ‘Babele’ (che significa ‘Divisione’), perchè da allora l’umanità cominciò a dividersi: a non capirsi. A non parlare più lo stesso linguaggio: quello dello SPIRITO!
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 32,10-15)
Il Signore regna su tutti i popoli, annulla i progetti dei malvagi, rende vani i piani dei superbi. Il piano di Dio invece, nessuno può fermarlo: i progetti d’amore del Suo SPIRITO si realizzano sempre, di generazione in generazione. Beata la nazione che ha il Signore come Dio: il popolo che Egli ha scelto come Sua proprietà. L’Onnipotente vede dall’alto tutti gli uomini e – seduto sul Suo trono – scruta e comprende tutte le nostre azioni: perché è Lui che ha creato il nostro SPIRITO !
SECONDA LETTURA (dalla lettera di Paolo ai cristiani di Roma 8,22-27)
Carissimi fratelli, l’intera creazione è come una donna incinta: che geme e soffre nell’attesa del parto. E non solo la creazione, anche noi che abbiamo dentro i germogli dello SPIRITO, soffriamo dentro: nell’attesa di essere partoriti in Paradiso, dove potremo abbracciare il Padre del cielo. Ed è proprio questa grande speranza, che ci salva. Dio infatti non lo abbiamo visto mai, ma il Suo SPIRITO ha messo in noi la speranza di incontrarlo: e la forza di attendere quel giorno, con fiducia e pazienza. E’ lo SPIRITO del Signore quindi, che sostiene la nostra debolezza. Noi infatti non sappiamo nemmeno cosa sia giusto chiedere a Dio, ma lo SPIRITO Santo – con i Suoi gemiti inesprimibili – intercede per noi: chiedendo al Padre le cose di cui veramente abbiamo bisogno. Scrutate i vostri cuori quindi, e lì vi troverete i desideri che lo SPIRITO di Dio vi ha messo dentro: ASCOLTATELI !
VANGELO (Giovanni 7,37-39)
Vedendo la gente arrivare a Gerusalemme per l’ultimo giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò a voce alta: “Venite a me, voi tutti che avete sete: ed io vi disseterò. Come dice la Bibbia: «Su di voi scenderanno fiumi di vita!»”. Gesù si riferiva allo SPIRITO Santo, che sarebbe sceso sui discepoli dopo la Sua resurrezione: per dissetare d’amore il loro SPIRITO !

LETTURE DEL GIORNO DI PENTECOSTE

PRIMA LETTURA (dagli Atti degli Apostoli 2,1-11)
Era la festa di Pentecoste, il giorno in cui – 50 giorni dopo Pasqua – si ricordava quando lo SPIRITO del Signore era sceso sul monte Sinai dando a Mosè i 10 comandamenti: 50 giorni dopo la fuga dall’Egitto. I discepoli di Gesù si erano riuniti per trascorrere la festa insieme, quando all’improvviso udirono un rumore forte, come di un ventata impetuosa, che riempì tutta la casa. Ed ognuno di loro sentì come un fuoco dentro: era la forza dello SPIRITO Santo che scendeva nei loro cuori, accendendoli. Allora uscirono di casa e cominciarono a parlare di Gesù in molte lingue: senza più paura. A Gerusalemme c’erano molti ebrei stranieri venuti per la festa da ogni parte del mondo, che udirono quel rumore e si avvicinarono. E sentendo parlare i discepoli nelle loro lingue, sbigottiti dicevano: “Ma questi che parlano non sono tutti Galilèi? Come fanno a conoscere tutte le nostre lingue? Tra noi ci sono abitanti della Mesopotamia, della Palestina e della Cappadòcia, del Pònto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia: Pàrti, Mèdi, Elamìti, Egiziani e Lìbici, Romani ed Ebrei, Cretesi ed Arabi. Eppure riusciamo a capire tutti le grandi meraviglie di Dio, che questi ci stanno raccontando!”. E’ proprio vero: tutti capiscono il linguaggio dello SPIRITO !
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 103,1.24.29-31.34)
Manda il tuo SPIRITO, Signore: a rinnovare il mondo. Mio Dio, ti benedico con tutto il mio cuore. Quanto sei grande: e come sono grandi le tue opere! Hai creato tutte le cose con saggezza: riempiendo la terra di creature meravigliose. Se togli loro il respiro, esse muoiono. Ma quando mandi il tuo SPIRITO, fai sbocciare nuove vite: per rinnovare il mondo. Renderò sempre gloria al Signore: affinché sia contento delle Sue opere. E gradisca questo canto di gioia, che sgorga dal mio SPIRITO !
SECONDA LETTURA (dalla lettera di Paolo ai cristiani della Galàzia 5,16-25)
Carissimi fratelli, ASCOLTATE LO SPIRITO: non l’egoismo della vostra carne. Il nostro istinto infatti spesso desidera il contrario di ciò che vuole lo SPIRITO: e finiamo col compiere il male, che non vogliamo. Se ci lasciamo guidare dallo SPIRITO invece, faremo sempre il bene: senza nemmeno bisogno di tante prescrizioni religiose. Del resto tutti sanno quali sono i risultati, se ci si lascia guidare dal proprio istinto egoista: odio ed inimicizie, idolatria e spiritismo, immoralità e vizi, deviazioni sessuali ed ubriacature, divisioni e fazioni, gelosie ed invidie. Su queste cose io sono stato già molto chiaro: quelli che si comportano così, non entreranno mai nel regno di Dio! Come sono diversi invece i risultati, quando si ASCOLTA LO SPIRITO: bontà e amore, pace e gioia, pazienza e dolcezza, fedeltà e coraggio, capacità di controllarsi e mansuetudine. Se ci comportiamo così, faremo sempre il bene: senza nemmeno bisogno di tanti precetti religiosi. Quelli che appartengono a Cristo insomma, hanno crocifisso sulla croce la loro carne: il loro egoismo di uomini. E vivono sereni: ASCOLTANDO LO SPIRITO !
VANGELO (Giovanni 15.26-27; 16,12-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Quando io tornerò dal Padre, da lì vi manderò lo SPIRITO SANTO a consolarvi: ed a farvi conoscere la verità. Sì, lo SPIRITO del Padre stesso, scenderà su di voi: e vi farà conoscere la verità su di me. E vi darà anche la forza di comunicarla agli altri: perchè siete stati con me fin dall’inizio. Avrei da dirvi molte altre cose, ma adesso non riuscireste a comprenderle. Quando verrà lo SPIRITO Santo invece, vi farà conoscere tutta la verità. Infatti non vi riferirà un’opinione, ma la verità: quella che ha udito dalla bocca del Padre. E non solo: vi rivelerà anche cose future. Nelle Sue parole si manifesterà la mia gloria, perché Lui riprenderà quello che vi ho detto io: e ve lo farà capire meglio. E quello che dico io è anche quello che pensa il Padre. Se allora volete conoscere la volontà di Dio, seguite quello che lo Spirito Santo vi suggerirà. ASCOLTATE LO SPIRITO !”.

 

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Note Note: L’autore precisa che, anche se la lettura di queste bellenotizie aiuta a comprendere la prima parte della Messa (Liturgia della Parola), non potrà mai sostituire la seconda parte (Liturgia eucaristica), in cui ci viene data la possibilità di “abbracciare” veramente il Corpo di Cristo.