
Quanto Isaia presenta non รจ esito di uno sforzo umano. Eโ piuttosto il frutto di una azione potente di Dio. Eโ il Dio dellโinatteso e lโinimmaginabile. Eโ un cambiamento che coinvolge lโumanitร e la natura stessa perchรฉ tutto รจ in relazione: il deserto si trasformerร in giardino, il suolo riarso si muterร in sorgenti dโacqua, fuggiranno tristezza e pianto e regneranno gioia e felicitร . Eโ un sogno ed una speranza che contrasta con la dura realtร del presente. Eโ indicazione della certezza che la vita umana non รจ abbandonata alla solitudine ma รจ destinata ad una visita e ad un incontro. La gloria del Signore giungerร : โegli viene a salvarviโ. Sono immagini che raccontano la salvezza come dono di presenza di Dio che libera e salva. Lโesperienza della vicinanza di Dio come liberatore รจ fondamento di una attesa nel suo ritorno per cambiare la storia, ed รจ invito rivolto agli smarriti di cuore nel momento della prova, nella fatica del cammino. Nel tempo dello smarrimento queste parole riportano allโevento dellโesodo, alla scoperta che una novitร รจ possibile.
Nel vangelo Gesรน รจ presentato nel suo agire e alcuni gesti riprendono le attese e le promesse dei profeti. Gesรน incontra un sordomuto nel Nord della Galilea, in territorio pagano: riportando i gesti della guarigione Marco evangelista indugia sui diversi momenti. Gesรน gli tocca le orecchie con le dita, pone a contatto la sua saliva con la lingua di colui che non puรฒ parlare, volge gli occhi al cielo. Infine sospira. Eโ quasi un gemito che esprime la sua compassione per la condizione del sordomuto e la sua reazione di fronte al male che tiene chiuso lโuomoโฆ โe disse โEffataโ cioรจ โapritiโ. Subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della lingua e parlava correttamenteโ.
Marco sottolineando questi particolari intende offrirci alcuni motivi per scorgere lโidentitร di Gesรน e per entrare in rapporto autentico con lui. Innanzitutto i gesti di bene e di salvezza di Gesรน sono non solo per il popolo dโIsraele, per le pecore perdute della casa dโIsraele, ma si aprono a coinvolgere tutti, oltre i confini del puro e dellโimpuro. Nel territorio dei pagani Gesรน apre un uomo alla parola.
In secondo luogo lโincontro con Gesรน รจ liberazione e apertura. Una vita chiusa nella sofferenza di non poter comunicare con altri si apre alla parola ricevuta e donata, ad ascoltare e ad esprimere il proprio mondo interiore.
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In terzo luogo Marco suggerisce che nel rapporto con lโumanitร di Gesรน, nel suo toccare, cโรจ una via per divenire pienamente ed essere se stessi: nel contatto esistenziale e corporeo con lui, passa la salvezza.
Infine Marco suggerisce anche che lโidentitร piรน profonda di un uomo e di una donna consiste nellโentrare in relazione, nel comunicare, nellโascoltare e nel rivolgere la parola. Sono le parole dellโaffetto e dellโamore quelle che fanno vivere.
Marco sottolinea che questa azione รจ compiuta da Gesรน in disparte lontano dalla folla: la folla รจ spesso ostacolo ad un incontro autentico e personale con lui, addirittura allontana e fa da schermo. Ancora una volta questa pagina del vangelo ci parla dellโidentitร di Gesรน: la sua presenza apre ad una comunicazione nuova, egli รจ colui che nellโincontro fa udire i sordi e parlare i muti. Eโ lui che inaugura quel mondo nuovo sognato da Isaia. In lui possiamo intravedere anche la nostra identitร di uomini e donne chiamati a stare nellโascolto, di Dio e degli altri, chiamati a chinarci sulle sofferenze di chi รจ rinchiuso, chiamati a vivere lโapertura del comunicare.
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XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Is 35, 4-7; Sal.145; Gc 2, 1-5; Mc 7, 31-37
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.
Mc 7, 31-37
Dal Vangelo secondoย Marco
31Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decร poli. 32Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 33Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccรฒ la lingua; 34guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: ยซEffatร ยป, cioรจ: ยซApriti!ยป. 35E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36E comandรฒ loro di non dirlo a nessuno. Ma piรน egli lo proibiva, piรน essi lo proclamavano 37e, pieni di stupore, dicevano: ยซHa fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 09 – 15 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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