La mia vocazione รจ una somma di risposte-senza-chiamata
Quella volta capitรฒ piรน o meno cosรฌ, parola-piรน, parola-meno. Adocchiรฒ Simone accartocciato sulla battigia del lago e s’intristรฌ di quella dannata routine: “Simone, per davvero vuoi passare tutta la vita a battere il lago? Perchรฉ non tenti l’avventura con me? Sarร difficile, t’avviso. Perรฒ io sarรฒ con te. Tu, che fai: ci stai?” Simone mandรฒ gambe all’aria il suo vecchio mestiere, buttรฒ giรน dalla torre gli arnesi, Gli andรฒ dietro. Quelle parole cosรฌ avventuriere erano esche luminose: lui pesce, Cristo pescatore. Aprivano strade, quietavano burrasche, facevano cadere le vecchie mura di Cafarnao. Capitรฒ a Simone ciรฒ che capiterร a milioni di uomini e donne dopo di Lui: quando non s’aspetteranno piรน nulla da nessuno, sarร proprio allora che comincia la partita: ยซIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi, credete al Vangeloยป (Mc 1,15). Poco meno di centocinquanta caratteri: tra i granelli fitti di cosรฌ scarne parole, sta nascosta la rivelazione della piรน grande vita possibile. Della freschezza piรน cara: ยซDuemila anni dopo aver attraversato le sue labbra, la sua parola aveva mantenuto tutta la sua freschezzaยป (Ch. Bobin). Parole pratiche, dunque di vita-eterna.
Parole-agricole: ยซIo sono la porta delle pecoreยป. Parole-amanti: “L’altro รจ un farabutto, un millantatore rubacuori”. Ancora l’Amore e Lucifero, in coppia, a disposizione: non ci sarร mai gioia senza libertร , anche d’affidare il patrimonio dell’anima nostra allo smargiasso di Satana. ร sempre la solita storia, dai tempi delle piramidi. Erano gli anni del faraone paranoico quando Dio acciuffรฒ Israele per i capelli e lo portรฒ a spasso nel deserto: all’orizzonte si stagliava la Terra-Promessa. Israele mica capรฌ che stava viaggiando su ali d’aquila, in carrozze di prima classe: sbraitรฒ contro Dio, mise con le spalle al muro quel povero-cristo di Mosรจ, rinfacciรฒ al Cielo l’amarcord delle pentole piene di cipolle che gli davano in Egitto. Israele, pur trattato con guanti di velluto, mica capรฌ che la schiavitรน รจ una sicurezza, la libertร รจ il piรน grosso rischio. Ciรฒ che Dio, invece, capรฌ fu che era giunto solo a metร dell’opera: aveva tirato-via Israele dall’Egitto, non Gli era riuscito di strappare via l’Egitto dal cuore di Israele. Annate dopo, sotto mentite spoglie, riprenderร la faccenda, per non lasciare nulla incompiuto: Sono io, non quell’altro imbecille, il vostro Buon-Pastore. A bordo-strada, mi farรฒ riconoscere: ยซLe pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nomeยป. Che un pastore chiami le pecore รจ poca cosa, assai nota: che il pastore chiami ciascuna pecora per nome, pare addirittura eccessivo, una delle troppe esagerazioni di Cristo. Eppure la chiamata – la strana faccenda che gli uomini trattano come vocazione – รจ questo: sentirsi dare del tu, sapersi chiamati per nome, essere nel mirino di Cristo prima ancora d’accorgersi della sua presenza.
La mia, di vocazione, sta tutta qui. ร poca-roba: ยซCredo non perchรฉ vedo ma perchรฉ sono stato vistoยป (E. De Luca). Piรน che fede, la mia รจ una somma di risposte-senza-chiamata: Iddio mi risponde, io manco lo chiamo. Son fortunato: sono braccato da qualunque parte mi volti, pare impossibile – pur col massimo impegno – scappar fuori da questo recinto. Mi conduce fuori Lui, mai nessuna prigionia tra noi. Alla galera accetta di rischiare la fedeltร , quella mia a Lui: ยซLe conduce fuoriยป. Le indicazioni, perรฒ, le detta Lui, che stiano chiare: ยซCammina davanti ad esseยป. Prima il Pastore, poi la pecora. Ho tentato – in materia di fede vivo a corrente alternata – il contrario: sono andato fuori-strada. Il Vangelo non mente: a ricordarmelo, ci son ferite sulla pelle. Nell’anima, al cuore della nostra storia d’amore. Nei giorni di bel tempo – Lui davanti, io dietro – seguirlo รจ una danza. Nei giorni di foschia – io davanti, Lui dietro – capisco il suo amore per me: in quei giorni, Dio pare simile a quei bambini che si aggrappano alle gonne della mamma, ficcano le mani dentro il tessuto, si lasciano trascinare ovunque senza che sia possibile sganciarli prima che abbiano ottenuto ciรฒ che vogliono. Impossibile, per me, sganciarLo prima che Lui abbia ottenuto ciรฒ che vuole: che io vada dietro Lui. Che sia tutto suo, lasciandomi perรฒ il potere di negarlo.
don Marco Pozza
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IV Domenica del Tempo di Pasqua
- Colore liturgico: Bianco
- At 2, 14. 36-41; Sal.22; 1 Pt 2, 20-25; Gv 10, 1-10
Gv 10, 1-10
Dal Vangelo secondo Giovanni
1ยซIn veritร , in veritร io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da unโaltra parte, รจ un ladro e un brigante. 2Chi invece entra dalla porta, รจ pastore delle pecore. 3Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. 4E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perchรฉ conoscono la sua voce. 5Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perchรฉ non conoscono la voce degli estraneiยป. 6Gesรน disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. 7Allora Gesรน disse loro di nuovo: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: io sono la porta delle pecore. 8Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarร salvato; entrerร e uscirร e troverร pascolo. 10Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchรฉ abbiano la vita e lโabbiano in abbondanza.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 07 – 13 Maggio 2017
- Tempo di PasquaVII, Colore – Bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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