I due esempi impiegati da Gesรน sono diversi, ma il loro insegnamento รจ lo stesso: chi intraprende un progetto importante in maniera temeraria, senza esaminare prima se possiede i mezzi e le forze per raggiungere quello che vuole, corre il rischio di finire con un fallimento.
Nessun contadino si mette a costruire una torre per proteggere i suoi vigneti, senza prendersi prima un poโ di tempo per calcolare se potrร concluderla con successo: non avvenga che lโopera resti incompiuta, provocando la derisione dei vicini. Allo stesso modo, un re non decide di scendere in combattimento contro un avversario potente, senza prima analizzare se quella battaglia potrร terminare con una vittoria.
Il suo ammonimento รจ di grande attualitร in questi momenti critici e decisivi per il futuro della nostra fede. Gesรน chiama innanzi tutto alla riflessione matura: i due protagonisti delle parabole ยซsi siedonoยป a riflettere. Per fare discernimento. Sarebbe da grandi irresponsabili vivere oggi come discepoli di Gesรน che non sanno quello che vogliono, nรฉ dove vogliono di arrivare, nรฉ con quali mezzi devono operare.
Non abbiamo forse bisogno di dedicare piรน tempo, piรน ascolto del Vangelo e piรน meditazione per scoprire chiamate, risvegliare carismi e coltivare uno stile rinnovato di sequela di Gesรน? Gesรน chiama anche al realismo. Stiamo vivendo un cambiamento socio-culturale senza precedenti. ร possibile co municare la fede in questo mondo nuovo che sta nascendo, senza conoscerlo bene e senza comprenderlo dal di den tro?
ร possibile facilitare lโaccesso al Vangelo ignorando il pensiero, i sentimenti e il linguaggio degli uomini e delle donne del nostro tempo? Non รจ un errore rispondere alle sfide di oggi con strategie di ieri? Ma anche la chiesa sta cambiando: con papa Francesco, la sua esortazione Evangelii gaudiume il Giubileo della misericordia, siamo chiamati ad una grande conversione pastorale. Sarebbe temerario in questi momenti agire in maniera incosciente. Ci esporremmo al fallimento, alla frustrazione e persino al ridicolo.
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O Signore Gesรน, ce lโhai sempre detto che i beni e la ricchezza
Possono essere un idolo che occupa il nostro cuore
e ci allontana da te.
Ma ora vuoi anche che il nostro amore per te sia esclusivo,
piรน grande degli affetti familiari,
piรน forte dellโamore alla nostra vita.
Che piccoli siamo, Signore, quando ci mettiamo sulla difensiva
E pensiamo che lโamore per te
diminuisca lโintensitร del nostro affetto per i nostri cari.
Scardina le porte del nostro cuore
e riempilo della tua dolce presenza
perchรฉ possiamo sperimentare che tu allarghi il nostro cuore.
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XXIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
- Colore liturgico: verde
- Sap 9, 13-18; Sal. 89; Fm 1, 9-10. 12-17; Lc 14, 25-33
[ads2]Lc 14, 25-33
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesรน. Egli si voltรฒ e disse loro:
ยซSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non รจ in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non รจ stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puรฒ affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro รจ ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Cosรฌ chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepoloยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 04 – 10 Settembre 2016
- Tempo Ordinario XXIII, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
