p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
Nella pagina di Ezechiele รจ tratteggiato il profilo del profeta. โuno spirito entrรฒ in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlavaโ. La vita del profeta รจ spinta dalla presenza dello spirito del Signore che lo rende uomo dellโascolto e della testimonianza. Il profeta รจ quindi in primo luogo lโuomo della Parola, chiamato a stare in ascolto e a ridire con la sua vita la parola ascoltata davanti (pro-) agli altri.
La vicenda del profeta รจ poi segnata da un invio: ยซFiglio dellโuomo, io ti mando ai figli dโIsraeleโ. Se la forza di Dio รจ irresistibile, la missione tuttavia รจ segnata da difficoltร e ostacoli, soprattutto il rifiuto e lโostilitร che il profeta incontra nel suo annuncio. Il profeta infatti reca una parola esigente di orientamento nella fede a Dio e si scontra con tute le forme di riduzione della fede ad una costruzione umana e religiosa preoccupata del potere e dei privilegi, generatrice di ingiustizia, insensibile al cambiamento. Ezechiele si scontra cosรฌ con il cuore indurito: in questa espressione รจ indicato lโatteggiamento della chiusura e del rifiuto a mettersi in discussione, la pretesa di autosufficienza che rimane chiusa in una vita autocentrata. Nella storia dโIsraele emerge questo dato evidente, la tensione che si crea tra i profeti e le istituzioni, regale e sacerdotale, nelle differenti forme di potere costituito. Alla vicenda dei profeti si contrappone lโatteggiamento che viene descritto come incredulitร e durezza di cuore.
Gesรน si presentรฒ ai suoi contemporanei come profeta. nellโincontro con lui sorge una domanda: โsi chiedevano a vicenda: โche รจ mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autoritร ?โ (Mc 1,27) e piรน ancora sorge la sorpresa perchรฉ questa autorevolezza e libertร sia di uno del paese di Nazaret: โNon รจ costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?ยป. Ed era per loro motivo di scandaloโ (Mc 6,3). Gesรน รจ partecipe pienamente della vita e delle relazioni che fanno la vita umana: i suoi genitori sono parte di quel mondo di Nazaret che lโha visto crescere, lavorare condividere la vita con gli altri. I suoi fratelli e le sorelle sono la sua famiglia. Gesรน รจ inserito nel tessuto di relazioni come ogni famiglia umana.
Gesรน incontra il rifiuto ad accogliere nelle sue parole e nei suoi gesti lโinvito a cambiare vita ad orientarsi al Dio delle promesse; si scontra con il cuore indurito, lโincredulitร di fondo, la non disponibilitร a cambiare, e condivide cosรฌ lโesperienza dolorosa dei profeti rifiutati perchรฉ il loro parlare mette in crisi: โdisse loro: ยซUn profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa suaยป. E lรฌ non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarรฌ. E si meravigliava della loro incredulitร โ. (Mc 6,5-6)
Al termine di una sezione del suo vangelo in cui Gesรน รจ stato presentato nel suo insegnare e nel compiere segni di liberazione (Mc 3,7-6,6), Marco indica lโapprofondirsi di un rifiuto che coinvolge anche i compaesani di Gesรน e si allarga progressivamente. Eโ un rifiuto generato dallโincredulitร , dalla chiusura del cuore. Eโ preferire la religiositร del miracolo e dellโinteresse allโaffidamento nel cambiare vita nel senso della fraternitร e del servizio.
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Ma Gesรน non si lascia vincere da questa chiusura. Marco osserva che โGesรน percorreva i villaggi dโintorno, insegnandoโ. Eโ venuto per andare oltre, oltre le frontiere che dividono le persone tra giusti e ingiusti, oltre i confini dellโesclusione, oltre anche le barriere del rifiuto. Gesรน percorreva i villaggi, il suo camminare passa attraverso i percorsi della vita ordinaria sempre al di lร di ogni chiusura.



