Commento al Vangelo di domenica 31 luglio 2016 – don Mauro Manzoni

Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 31 luglio 2016.

Chi desidera automaticamente avere il testo delle riflessioni, mandi il proprio indirizzo email a riflessionevangelo@graficapastorale.com che lo spedirà ogni settimana.

Quel ricco proprietario del Vangelo che riesce ad accumulare abbondanti riserve, credeva di aver trovato proprio in esse l’assicurazione per la vita. Ma Dio gli dice: tutto è vanità, che avrà il suo ultimo e definitivo epilogo nella nostra morte.

Davanti a lui siamo ricchi solo di ciò che abbiamo donato, perché è solo questo che rimarrà e non morirà con noi.
Certo, Dio non condanna la ricchezza. Dio condanna la ricchezza accumulata solo per sé. Il regno del Signore è nel gesto libero mediante il quale l’uomo si impegna al servizio dei fratelli.

Il cielo sono gli altri, e una mano che si apre ai nostri fratelli è una mano che tocca il cielo. Diffondere il bene, la bontà, la giustizia, la condivisione e l’amore per gli altri è spargere il cielo sulla terra. Solo così, ciò che facciamo, non è vanità, ma diventa veicolo e strumento per arricchirci di fronte a Dio.

Non ricordo chi l’ha scritto, ma condivido il suo sogno “di una società povera: una società in cui tutte le classi sociali si sentano rispettate, considerate, ascoltate, dove non sia necessario battersi o scioperare per farsi ascoltare, gridare il proprio odio e disprezzo per farsi rispettare. Una società in cui l’uomo prevale sui beni, in cui la preoccupazione della promozione umana supera la preoccupazione di accumulare beni.” Forse, anzi certamente, è solo un sogno.
Ma c’è oggi una persona, una grande persona, Papa Francesco, che continuamente richiama la Chiesa a questa povertà e ci insegna che il Signore ci vuole liberi, fiduciosi, disponibili e felici.

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XVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

[ads2]Lc 12, 13-21
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse -: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 31 Luglio – 06 Agosto 2016
  • Tempo Ordinario XVIII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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