Commento al Vangelo di domenica 3 maggio 2015 – don Giorgio Zevini

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Don Giorgio Zevini, decano della Facoltร  di Teologia dell’UPS commenta la liturgia della

V Domenica del Tempo di Pasqua

Colore liturgico: bianco

Gv 15, 1-8
Dal Vangelo secondoย Giovanni

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซIo sono la vite vera e il Padre mio รจ l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perchรฉ porti piรน frutto. Voi siete giร  puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non puรฒ portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, cosรฌ neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perchรฉ senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarร  fatto. In questo รจ glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoliยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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