La preghiera secondo Gesรน

Il brano del vangelo di questa domenica รจ in realtร composto di tre parti: la preghiera di Gesรน (vv. 1-4), la parabola dellโamico insistente (vv. 5-8) e infine la sua applicazione (vv. 9-13). Tutto il brano si regge sullโinformazione dataci da Luca a proposito degli atteggiamenti di Gesรน durante il viaggio verso Gerusalemme (cf. Lc 9,51). Anche in questo camminare Gesรน si fermava, sostava e pregava: i discepoli lo vedevano impegnato in questa azione fatta certamente in un modo che li colpiva e li interrogava.
Proprio alla fine di una di queste soste in preghiera, non sappiamo in quale ora della giornata, se al mattino o alla sera, un discepolo gli chiede di insegnare a tutta la comunitร come pregare, sullโesempio di ciรฒ che aveva fatto Giovanni il Battista con quanti lo seguivano. In risposta, Gesรน consegna una preghiera breve, essenziale che Luca e Matteo (cf. Mt 6,9-13) ci hanno trasmesso in due versioni. Quella di Luca รจ piรน breve, costituita innanzitutto da due domande che hanno un parallelo nella preghiera giudaica del Qaddish: la santificazione del Nome e la venuta del Regno. Seguono poi tre richieste riguardo a ciรฒ che รจ veramente necessario al discepolo: il dono del pane di cui si ha bisogno ogni giorno, la remissione dei peccati e la liberazione dalla tentazione. Preghiera semplice quella del cristiano, senza troppe parole, ma piena di fiducia in Dio โ invocato come Padre โ nel suo Nome santo, nel suo Regno che viene. Avendo commentato piรน volte il โPadre nostroโ, vorrei qui sostare piuttosto sui versetti seguenti, quelli che contengono la parabola e la sua applicazione.
Questa parabola รจ riportata solo da Luca, il quale vuole presentare la preghiera di domanda come preghiera insistente, assidua, che non viene meno ma che sa mostrare davanti a Dio una determinazione e una perseveranza fedele. Gesรน intriga gli ascoltatori, li coinvolge e per questo, invece di raccontare una storia in terza persona, li interroga: โChi di voiโฆ?โ. ร una parabola che narra ciรฒ che puรฒ accadere a ciascuno degli ascoltatori:
Chi tra voi, se ha un amico e va a casa sua a mezzanotte e gli dice: โAmico, prestami tre pani, perchรฉ รจ giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgliโ, lo sente rispondere dallโinterno: โNon procurarmi molestie! La porta รจ giร chiusa e i miei bambini sono a letto con me! Non posso alzarmi per darteliโ? Vi dico: anche se non si alzerร a darglieli perchรฉ รจ suo amico, almeno per la sua insistenza si alzerร a dargliene quanti gliene occorrono.
Parabola semplice, che vuole mostrare come lโinsistenza di una domanda provochi la risposta anche da parte di chi, pur essendo amico, sulle prime non รจ disposto a esaudirla. Sรฌ, รจ lโinsistenza (persino noiosa!) dellโamico e non il sentimento dellโamicizia a causare lโesaudimento e il conseguente dono: con la sua ostinata domanda un amico importuno puรฒ fare cambiare parere a un altro amico importunato.
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Proprio perchรฉ le cose vanno cosรฌ, Gesรน allora commenta:
Chiedete e vi sarร dato,
cercate e troverete,
bussate e vi sarร aperto.
ร vero che non si usa esplicitamente il verbo โpregareโ, ma รจ evidente che Gesรน si riferisce sempre alla preghiera, proprio in risposta alla domanda iniziale del discepolo. Chiedete โ raccomanda Gesรน โ cioรจ non abbiate paura di chiedere a Dio che รจ Padre, chiedete con semplicitร , sicuri di essere esauditi da chi vi ama, e chiedete senza stancarvi mai. Si tratta di cercare con la convinzione della necessitร della ricerca, con la convinzione che cโรจ qualcosa che vale la pena di essere cercato, a volte faticosamente, a volte lungamente, ma occorre essere certi che prima o poi si giungerร a trovare. Dove cโรจ una promessa, si tratta di attendere vigilanti, di cercarne lโesaudimento. Si tratta anche di bussare a una porta: se si bussa, รจ perchรฉ cโรจ speranza che qualcuno dal di dentro apra e ci accolga, ma a volte occorre bussare ripetutamenteโฆ
Di conseguenza, ci poniamo subito la domanda: perchรฉ Dio ha bisogno di essere piรน volte supplicato, perchรฉ vuole essere cercato, perchรฉ vuole che bussiamo ancora e ancora? Ne ha cosรฌ bisogno? No, siamo noi che abbiamo bisogno di chiedere, perchรฉ siamo dei mendicanti e non vogliamo riconoscerci tali; siamo noi che dobbiamo rinnovare la nostra ricerca di ciรฒ che รจ veramente necessario; siamo noi che dobbiamo desiderare che ci sia aperta una porta, in modo da poter incontrare chi ci accoglie. Dio non ha bisogno della nostra insistente preghiera, ma siamo noi ad averne bisogno per imprimerla nelle fibre della nostra mente e del nostro corpo, per aumentare il nostro desiderio e la nostra attesa, per dire a noi stessi la nostra speranza.
Ma a questa parabola e al suo primo commento Gesรน aggiunge unโaltra applicazione, sempre breve e sempre in forma interrogativa:
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darร forse una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darร forse uno scorpione? O se gli chiede un pane, gli darร forse un sasso (questโultima aggiunta รจ presente solo in una parte della tradizione manoscritta)?
Ecco, questo non avviene tra un padre e un figlio, perchรฉ il legame di sangue impedisce un simile comportamento paterno, anche in caso di scarso affetto. A maggior ragione โ dice Gesรน โ se questo non avviene tra voi che siete cattivi, eppure sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto piรน il Padre che รจ nel cielo darร lo Spirito santo a quelli che glielo chiedono.
Questโultima parola di Gesรน รจ stata meditata poco e con poca intelligenza dagli stessi cristiani negli ultimi secoli. Gesรน sa, e per questo lo dice con franchezza, che noi umani siamo tutti cattivi (poneroรญ), perchรฉ in noi cโรจ una pulsione, un istinto a pensare a noi stessi, ad affermare noi stessi, alla philautรญa, lโamore egoistico di sรฉ. Eppure, anche se questa รจ la nostra condizione, siamo capaci di azioni buone, almeno nel caso di un rapporto famigliare tra padre e figlio. Ebbene, se noi, pur nella nostra cattiveria, diamo cose buone ai figli che ce le chiedono, quanto piรน Dio, che โรจ il solo buonoโ (agathรณs: Lc 18,19), darร cose buone a chi gliele chiede! Ma come dimenticare che sovente abbiamo fatto di Dio un padre piรน cattivo dei nostri padri terreni? Scriveva Voltaire: โNessuno vorrebbe avere come padre terreno Dioโ, ed Engels gli faceva eco: โQuando un uomo conosce un Dio piรน severo e cattivo di suo padre, allora diventa ateoโ. ร cosรฌ, ed รจ avvenuto cosรฌ perchรฉ i cristiani hanno dato unโimmagine di Dio come giudice severo, vendicativo e perverso, fino a spingere gli umani ad abbandonare un tale Dio e a negarlo! Gesรน invece ci parla di un Dio Padre piรน buono dei padri di cui abbiamo fatto esperienza, insegnandoci che sempre Dio ci dร cose buone quando lo invochiamo.
Ma in questo brano cโรจ una precisazione importante e decisiva a proposito della preghiera. Luca si discosta dalla versione di queste parole di Gesรน fornita da Matteo, perchรฉ sente il bisogno di chiarirle e di spiegarle. Sรฌ, รจ vero che Dio ci esaudisce con cose buone (cf. Mt 7,11), ma queste non sempre sono quelle da noi giudicate buone. La preghiera non รจ magia, non รจ un โaffaticare gli dรจiโ โ come scriveva il filosofo pagano Lucrezio (La natura delle cose IV,1239) โ o uno stordire Dio a forza di parole moltiplicate, dice altrove Gesรน (cf. Mt 6,7-8). Dio non รจ a nostra disposizione per esaudire i nostri desideri, spesso egoisti ma soprattutto ignoranti, in senso letterale: non sappiamo ciรฒ che vogliamo! Ecco perchรฉ โ precisa la versione lucana โ โle cose buoneโ sono in realtร โlo Spirito santoโ. Sempre Dio ci dร lo Spirito santo, se glielo chiediamo nella preghiera, e lo Spirito che scende nella nostra mente e nel nostro cuore, lui che si unisce al nostro spirito (cf. Rm 8,16), รจ la risposta di Dio. Ma รจ bene fare un esempio, a costo di essere brutali. Se io, affetto da una grave malattia, chiedo a Dio la guarigione, non รจ detto che questa si verifichi effettivamente, ma posso essere certo che Dio mi darร lo Spirito santo, forza e amore per vivere la malattia in un cammino in cui continuare ad amare e ad accettare che gli altri mi amino. Questo รจ lโesaudimento vero e autentico, questo รจ ciรฒ di cui abbiamo veramente bisogno!
p. Enzo Bianchi – Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo della domenica
Fonte: Monastero di bose
Letture della
XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Non sia adiri il mio Signore, se parlo.
Dal libro della Gรจnesi
Gen 18, 20-32
In quei giorni, disse il Signore: ยซIl grido di Sรฒdoma e Gomorra รจ troppo grande e il loro peccato รจ molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui รจ giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!ยป.
Quegli uomini partirono di lร e andarono verso Sรฒdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore.
Abramo gli si avvicinรฒ e gli disse: ยซDavvero sterminerai il giusto con lโempio? Forse vi sono cinquanta giusti nella cittร : davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con lโempio, cosรฌ che il giusto sia trattato come lโempio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherร la giustizia?ยป. Rispose il Signore: ยซSe a Sรฒdoma troverรฒ cinquanta giusti nellโambito della cittร , per riguardo a loro perdonerรฒ a tutto quel luogoยป.
Abramo riprese e disse: ยซVedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la cittร ?ยป. Rispose: ยซNon la distruggerรฒ, se ve ne troverรฒ quarantacinqueยป.
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: ยซForse lร se ne troveranno quarantaยป. Rispose: ยซNon lo farรฒ, per riguardo a quei quarantaยป. Riprese: ยซNon si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse lร se ne troveranno trentaยป. Rispose: ยซNon lo farรฒ, se ve ne troverรฒ trentaยป. Riprese: ยซVedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse lร se ne troveranno ventiยป. Rispose: ยซNon la distruggerรฒ per riguardo a quei ventiยป. Riprese: ยซNon si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse lร se ne troveranno dieciยป. Rispose: ยซNon la distruggerรฒ per riguardo a quei dieciยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 137 (138)
R. Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dรจi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo. R.
ย
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltร :
hai reso la tua promessa piรน grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza. R.
ย
Perchรฉ eccelso รจ il Signore, ma guarda verso lโumile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano. R.
ย
La tua destra mi salva.
Il Signore farร tutto per me.
Signore, il tuo amore รจ per sempre:
non abbandonare lโopera delle tue mani. R.
Seconda Lettura
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, perdonando tutte le colpe.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossรฉsi
Col 2,12-14
Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
ย
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.
Parola di Dio
Vangelo
Chiedete e vi sarร dato.

Lc 11, 1-13
Gesรน si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: ยซSignore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoliยป. Ed egli disse loro: ยซQuando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”ยป.
ย
Poi disse loro: ยซSe uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: โAmico, prestami tre pani, perchรฉ รจ giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgliโ; e se quello dallโinterno gli risponde: โNon mโimportunare, la porta รจ giร chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i paniโ, vi dico che, anche se non si alzerร a darglieli perchรฉ รจ suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerร a dargliene quanti gliene occorrono.
ย
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarร dato, cercate e troverete, bussate e vi sarร aperto. Perchรฉ chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarร aperto.
ย
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darร una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darร uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto piรน il Padre vostro del cielo darร lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!ยป.
Parola di Dio
