don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 28 Luglio 2019

Commento alla Prima Lettura

– E’ una lettura stupenda

e illuminante dal punto di vista teologico.

Abramo,

modello ed esempio di ospitalità

e di fede in Dio,

si rivela anche modello ed esempio di preghiera.

 

– In realtà tutto il brano è una “eziologia”:

il fedele ebreo cerca una spiegazione razionale

a quanto vede:

il Mar Morto è 350 metri

sotto il livello degli altri mari

e l’acqua è particolarmente salata

e non presenta le proprietà e le caratteristiche

degli altri mari.

Come spiegarlo?

Allora lo scrittore pensa e crea una storia

che trova la sua spiegazione in Dio,

nell’agire di Dio.

Quella regione era abitata,

tanti e tanti anni prima,

da una popolazione particolarmente malvagia

e immorale,

senza il senso dell’ospitalità e della famiglia…

Dio punisce quella terra

facendo emergere dal sottosuolo

una specie di vulcano, un terremoto,

che rovesciano su quei paesi lava, bitume,

e ogni sorta di materiale incandescente

in modo da distruggere persone, animali e cose.

Naturalmente non è la verità storica;

tuttavia lo scrittore sacro,

non avendo altre spiegazioni razionali,

fa risalire a Dio

ciò che non riesce a spiegarsi naturalmente

e scientificamente.

Altri esempi di eziologie nella Bibbia:

  1. il perché la morte nel mondo,

         perché il male e la sofferenza,

         perché la donna è succube dell’uomo,

         perché la donna partorisce nel dolore,

         perché la molteplicità delle lingue, ecc…

– Spiegare l’avvallamento del Mar Morto:

spetta agli scienziati darci una risposta

convincente e scientifica.

Es. è una depressione della crosta terrestre

e le sue acque sono ricche di: cloruro di sodio, cloruro di magnesio, cloruro di calcio, cloruro di potassio, bromuro di magnesio. La densità delle sostanze presenti nell’acqua impedisce qualsiasi forma di vita.

– Tornando alla pagina:

Dio è intenzionato a fare una ispezione

(alla nostra maniera…

teniamo presente che è un uomo a scrivere

e ad attribuire a Dio sentimenti, pensieri

e parole umane)

per constatare di persona

se veramente le popolazioni della regione

siano così perverse e immorali…

e ne parla al suo amico Abramo.

 

– Abramo sa che in quella regione

abita suo nipote Lot e la sua famiglia

e tenta di salvare almeno loro;

pertanto di mette a pregare Dio

in una specie di dialogo spontaneo e sincero

alla maniera di due amici, di due mercanti

che contrattano sul prezzo

e Abramo tratta e tira sul prezzo,

visto che il Signore è disposto a venirgli incontro.

 

“Per amore dei giusti”

         – comincia a dire Abramo –

Dio non può punire buoni e cattivi

alla medesima maniera.

Pertanto:

se trovo 50 giusti… risparmi la città?

– “Certo!  –  risponde Dio –

Per amore di 50 giusti non punirò alcuno”

_ “ E se invece di 50 fossero 45

o 40  oppure solo 30, 20, 10…

puniresti tutta la città,

prendendo dentro anche i buoni?”

         Dio continua a rispondere

che se Abramo trova

45 o 40 o 30 o 20 o 10 giusti

Lui, Dio, risparmia tutti.

 

– In realtà poi Abramo,

fatta eccezione di Loto e della sua famiglia,

non troverà altri giusti

e allora ecco spiegata quella zona strana

e la depressione del mare salato,

segno di un castigo di Dio.

Naturalmente – ripeto – Dio non ha punito alcuno.

 

– Il messaggio della pagina tuttavia è evidente:

pochi giusti,

forse anche uno solo,

possono salvare tutti,

perchè Dio è misericordia

e vuole tutti salvi;

(e lo vedremo in Gesù,

che da solo riscatta tutti).

 

– Se poi ci chiediamo perché Abramo

non sia sceso ulteriormente

da 10 a 5 o a uno solo…

non sappiamo;

forse non voleva esagerare…

 

– Il collegamento con la pagina del Vangelo

che parla di preghiera insegnata da Gesù

è evidente.

 

 

  VANGELO

– Alcune osservazioni generiche sul tema

della preghiera:

1° Il Padre nostro ci dice subito

chi è il nostro Dio.

non quello dei filosofi

non quello delle religioni

non quello del  “Me la pagherai…”

Noi crediamo nel Dio di Gesù Cristo: “Padre”

2° perché Gesù ci ha insegnato

una sola preghiera?

Perché Dio non ha bisogno di tante parole

e perché il Padre nostro contiene tutto,

è una sintesi di ogni preghiera.

Sappiamo che Gesù ha pregato

anche usando altre formule:

  1. nell’orto degli olivi…

“Padre allontana da me questo calice…”

3° la preghiera non significa preghiere,

formule, rosari o coroncine…

Preghiera è un atteggiamento di fede

e di disponibilità a Dio Padre…

4° preghiamo non perché Dio faccia

ciò che gli chiediamo,

ma perché noi riusciamo a fare nostra

la volontà di Dio;

5° il Padre nostro è una preghiera

e un impegno che ci prendiamo

ogni volta che lo recitiamo;

6° è la sintesi del Vangelo:

è rivolto a Dio (prime 3 invocazioni)

e ai fratelli (la seconda parte con 4 invocazioni);

7° la preghiera è sempre efficace

nel senso che Dio ci dà certamente

“le cose buone” (lo Spirito Santo)

di cui abbiamo bisogno…

non le cose di cui noi sentiamo bisogno,

ma quelle che Dio decide

siano “buone” per noi.

8° Teniamo presente che la preghiera

non è legata al tempo in cui viene fatta;

è una realtà soprannaturale

e pertanto esce dal nostro tempo,

per entrare nella dimensione di Dio.

Lui gestisce la nostra preghiera.

9°  “La preghiera”

(che non significa “preghiere”)

è un atteggiamento di vita,

di fede in Dio;

di convinzione di essere dentro

a una “Grazia” di Dio.

Commento a cura di don Franco Scarmoncin – Diocesi di Padova

Letture della
XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Non sia adiri il mio Signore, se parlo.

Dal libro della Gènesi
Gen 18, 20-32

In quei giorni, disse il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore.
Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo».
Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque».
Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».
Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 137 (138)
R. Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo. R.
 
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza. R.
 
Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita;
contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano. R.
 
La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani. R.

Seconda Lettura

Con lui Dio ha dato vita anche a voi, perdonando tutte le colpe.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Col 2,12-14


Fratelli, con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
 
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce.

Parola di Dio

Vangelo

Chiedete e vi sarà dato.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 1-13

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».
 
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
 
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
 
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Parola di Dio

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