Commento al Vangelo di domenica 21 novembre 2010 – padre Bruno Secondin

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In questa 34.ma ed ultima Domenica del Tempo ordinario, con cui si chiude lโ€™anno liturgico, la Chiesa celebra la Solennitร  di Nostro Signore Gesรน Cristo Re dellโ€™Universo. Il Vangelo ci propone la scena del Calvario. Gesรน รจ in croce, deriso dai capi del popolo e dai soldati. Sopra di lui cโ€™รจ una scritta: ยซCostui รจ il re dei Giudeiยป. Al suo fianco, due malfattori, crocifissi come lui. Uno dei due lo insulta, mentre lโ€™altro, riconoscendo le proprie colpe, dice a Gesรน: โ€œRicordati di me quando entrerai nel tuo regnoโ€. E il Signore gli risponde:

ยซIn veritร  io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoยป..

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del carmelitano, padre Bruno Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia Universitร  Gregoriana:

Lโ€™anno liturgico si chiude con questo paradosso: la festa di Cristo Re viene celebrata con la scena dellโ€™uomo crocifisso e umiliato fuori Gerusalemme, che promette perfino il paradiso ad un compagno di agonia. Sembra una contraddizione, eppure รจ proprio da quella Croce che Gesรน manifesta la sua gloria e la sua dignitร  regale. Una regalitร  che non รจ dominio e imperio, ma vita donata con assoluta libertร ; braccia aperte sul mondo per un abbraccio di solidarietร  unica, divina. Un volto striato dal sangue, sfigurato dalla sofferenza, ci fa da sovrano: improbabile per i sovrani della terra, ma autentico e tipico per Colui che davvero domina il mondo e lo riconduce al paradiso perduto. A cominciare da quel compagno di sofferenze: โ€œOggi sarai con me in paradisoโ€. รˆ lui a ricevere lโ€™ultima guarigione di tutto il Vangelo. Paolo ci da la spiegazione teologica: โ€œรˆ piaciuto infatti a Dio che abiti in Lui โ€“ Cristo – tutta la pienezza e che per mezzo di Lui e in vista di Lui siano riconciliate tutte le coseโ€. Nel suo sangue la riconciliazione, nella sua umiliazione la nostra gloria. Non rinneghiamo questa sovranitร  unica e divina, sostituendola con figurazioni cariche di gloria umana e di potere spettacolare. Non svuotiamo il paradosso di un Re Crocifisso!

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